Abbiamo incontrato la direzione aziendale Gd Coesia per avere delucidazioni sulle improvvise dimissioni dell'amministrazione delegato Papadimitriou comunicate repentinamente nei giorni scorsi.
L'informativa ha principalmente sottolineato i numeri significativi del conto economico del decennio di gestione Papadimitriou, che testimoniano efficacemente la poderosa crescita dei ricavi e dei profitti di un gruppo che appare solido e ben posizionato nel mercato globale.
Tuttavia le rassicurazioni della direzione volte a rappresentare le dimissioni dell'AD come un fatto normale non ci convincono fino in fondo.
Difficile immaginare che nessuna divergenza abbia attraversato il management e la proprietà sulle strategie industriali.
La parola chiave che ha usato l'Azienda è stata “continuità”, proprio allo scopo di rassicurare.
Come USB, avendo a cuore ancora il mantenimento di un sindacato che affronti i problemi reali e che non viva della legittimazione dell'Azienda, abbiamo denunciato la clamorosa sperequazione tra crescita dei profitti e i salari dei lavorator@.
Mentre i profitti salgono vertiginosamente - poco meno di 800 mila euro al giorno festività e domeniche comprese - i salari collettivi, anche con il contratto integrativo ultimo tanto elogiato dall'Azienda (e si capisce bene perché) sono rimasti fermi. E sono fermi da anni.
Quindi va bene continuità per quanto attiene a innovazione, strategie produttive e di mercato, ma serve discontinuità nelle politiche salariali. I salari collettivi devono tornare a crescere.
La bocciatura nel voto dei lavorator@ sul contratto dovrebbe indurre a riflessioni tutti i soggetti, almeno a quelli che a parole dicono di difendere i lavorator@.
Così come bisogna estendere diritti e tutele alle centinaia di lavorator@ e lavoratrici che lavorano per GD Coesia ogni giorno dentro gli stabilimenti.
Continuità nelle relazioni sindacali?
GD Coesia hanno ostacolato le lavoratrici di Cirfood e del MAST che intendevano organizzarsi sindacalmente fuori dalla CGIL, evidentemente considerata più "affidabile".In GD la direzione non rispetta la legge 300 sui permessi sindacali, consentendo così di consumare agibilità sindacali a chi prima le chiede, senza nessun criterio di proporzionalità rispetto al voto dei lavorator@ emerso nelle elezioni della RSU.
Serve discontinuità anche su questi temi. Certo colpisce che, chi si appellava alle massime cariche dello Stato per impedire al defunto Marchionne la cancellazione delle libertà sindacali, oggi tifi per un management che le nega ad un altro sindacato.
Saremmo i primi a mobilitarci se ad una qualsiasi organizzazione sindacale fossero negate le agibilità. È un fatto di democrazia e per USB è una cosa seria.
Porteremo GD in tribunale per condotta antisindacale perché siamo abituati a farle, le battaglie.
L'unica battaglia che si può davvero perdere è quella che non si combatte. Lo faremo perché il cuore della nostra iniziativa sono i lavorator@, ed è a loro che GD nega la democrazia sindacale, non a USB.
Bologna, 16 dicembre 2019 USB GD – USB LAVORO PRIVATO