Il comportamento delle istituzioni italiane nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici migranti è caratterizzato dal non riconoscere le leggi che esso stesso emana.
Nel 2020 la Ministra Bellanova presentava una Sanatoria che doveva permettere la regolarizzazione di centinaia di migliaia di lavoratori stranieri in alcuni settori lavorativi: ebbene sono ancora decine di migliaia le persone che ad oggi, nel 2024, non sono ancora state regolarizzate.
I permessi di soggiorno che dovrebbero essere rilasciati entro 60 giorni, vengono dati con ritardi di mesi ed in alcuni casi oltre ad un anno di distanza. Questa condizione lascia il lavoratore straniero in una situazione indefinita, non irregolare per la questura e quindi non può essere espellibile, ma non regolare per ottenere tessere sanitarie, accessi bancari e postepay, non può ottenere la residenza, affittare una casa ed inoltre incontra difficoltà anche nell’inserimento lavorativo.
La situazione è poi peggiorata con il decreto Cutro del 2023, governo Meloni, che ha cancellato il riconoscimento della protezione speciale e ha bloccato le conversioni di tali permessi in quelli per lavoro subordinato.
Per quanto riguarda le richieste di asilo sono stati aggiunti Paesi alla lista di quelli considerati sicuri, con la conseguenza che molti cittadini stranieri scappati dai propri paesi per persecuzione politica, razziale, religiosa o sessuale sono oggi a rischio di essere rimandati nelle mani di chi li ha costretti a fuggire.
I posti nei centri di accoglienza straordinari per richiedenti asilo e rifugiati sono insufficienti, le condizioni al loro interno in pieno sovraffollamento, sono ritenute inaccettabili dai residenti, ridotti a dormitori in cui vi è assenza di assistenza, cibo scadente, condizioni igieniche precarie
Questa è oggi la situazione dei lavoratori migranti giunti sul nostro territorio ed ai quali non viene data risposta.
Per questo abbiamo deciso di rompere il silenzio e di riportare sotto i riflettori pubblici le condizioni invivibili in cui sono lasciati dallo stato italiano.
Il 18 maggio dalle ore 10.00 all’INTIFADA, via Casalbruciato, assemblea cittadina delle comunità migranti costruiamo un grande momento pubblico per riportare alla luce del sole le innumerevoli mancanze del Governo italiano.
- Abolizione della Legge Bossi Fini
- Permesso di soggiorno per tutti e subito
- Possibilità immediata di conversione dei permessi di soggiorni per protezione speciale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato.
- Parità di trattamento lavorativo per i lavoratori stranieri.
- Rispetto dei termini di legge per i centri di accoglienza.
- Immediato accesso all’assistenza sanitaria a tutti i cittadini stranieri.
- Immediato accesso ai conti postali e bancari anche con la sola ricevuta di richiesta del permesso di soggiorno.
Intervengono:
Le comunità migranti
Arturo Salerni, Progetto Diritti
Michela Arricale, CRED
Emilio Banchetti, Potere al Popolo
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TRABAJADORES MIGRANTES, ¡BASTA DE DISCRIMINACIÓN!
Un país democrático reconoce sus propias leyes.
¡En Italia no es así!
El comportamiento de las instituciones italianas hacia los trabajadores migrantes se caracteriza por no reconocer las leyes que ellas mismas emiten. En 2020, la Ministra Bellanova presentaba una Sanatoria que debía permitir la regularización de cientos de miles de trabajadores extranjeros en algunos sectores laborales; sin embargo, todavía hay decenas de miles de personas que, hasta la fecha en 2024, no han sido regularizadas. Los permisos de residencia que deberían emitirse en un plazo de 60 días se otorgan con meses de retraso e, en algunos casos, incluso después de un año. Esta situación deja al trabajador extranjero en una situación indefinida, no irregular para la policía y por lo tanto no expulsable, pero tampoco regular para obtener tarjetas sanitarias, acceso a cuentas bancarias y postepay, ni puede obtener residencia, alquilar una casa y también enfrenta dificultades para su inserción laboral. La situación empeoró con el Decreto Cutro de 2023, del gobierno de Meloni, que eliminó el reconocimiento de la protección especial y bloqueó las conversiones de dichos permisos en permisos de trabajo subordinado. En cuanto a las solicitudes de asilo, se han añadido países a la lista de los considerados seguros, lo que significa que muchos ciudadanos extranjeros que huyeron de sus países por persecución política, racial, religiosa o sexual ahora corren el riesgo de ser devueltos a manos de quienes los obligaron a huir. Los lugares en los centros de acogida extraordinarios para solicitantes de asilo y refugiados son insuficientes, las condiciones dentro de ellos están completamente sobrepobladas y son consideradas inaceptables por los residentes, reducidos a dormitorios donde no hay asistencia, comida deficiente y condiciones higiénicas precarias. Esta es la situación actual de los trabajadores migrantes que llegan a nuestro territorio y a quienes no se les da respuesta. Por ello, hemos decidido romper el silencio y volver a poner bajo los reflectores públicos las condiciones insoportables en las que los deja el estado italiano. El 18 de mayo, a partir de las 10:00 en el INTIFADA, via Casalbruciato, asamblea ciudadana de las comunidades migrantes, construyamos un gran momento público para sacar a la luz las innumerables deficiencias del Gobierno italiano.
Abolición de la Ley Bossi Fini
Permiso de residencia para todos y de inmediato.
Posibilidad inmediata de conversión de los permisos de residencia por protección especial en permisos de residencia por trabajo subordinado.
Igualdad de trato laboral para los trabajadores extranjeros.
Respeto de los términos legales para los centros de acogida.
Acceso inmediato a la asistencia sanitaria para todos los ciudadanos extranjeros.
Acceso inmediato a cuentas postales y bancarias incluso solo con el recibo de solicitud del permiso de residencia.
Intervienen
Le comunità migranti
Arturo Salerni, Progetto Diritti
Michela Arricale, CRED
Emilio Banchetti, Potere al Popolo
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TRABAJADORES MIGRANTES, ¡BASTA DE DISCRIMINACIÓN!
¡No en nuestra piel!
Sábado 18 de mayo, Roma, 10:00 a.m., Centro Social Intifada, Via di Casal Bruciato 15.
Contra el Decreto Cutro
Por la abolición de la Bossi Fini
Permiso de Residencia para todos
Contra la ampliación de la “lista de países seguros” que niega el asilo político
Condiciones dignas en los Centros de Acogida
Tarjeta sanitaria, residencia y contratos de trabajo regulares.
Asamblea pública, seguida de almuerzo comunitario.
Intervienen:
Le comunità migranti
Arturo Salerni, Progetto Diritti
Michela Arricale, CRED
Emilio Banchetti, Potere al Popolo
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MIGRANT WORKERS, NO MORE DISCRIMINATION!
Not on our skin!
Saturday 18 May, Rome, 10 am, Centro Sociale Intifada, via di Casal Bruciato 15.
Against the Cutro Decree
For the abolition of the Bossi Fini law
Residence permit for all
Against the ‘safe countries list’ which denies political asylum.
Decent conditions in reception centres
Health card, registered residence and regular work contracts!
Public assembly, followed by social lunch!
Le comunità migranti
Arturo Salerni, Progetto Diritti
Michela Arricale, CRED
Emilio Banchetti, Potere al Popolo
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TRAVAILLEURS MIGRANTS, PLUS DE DISCRIMINATION !
Pas sur notre peau !
Samedi 18 mai, Rome, 10 heures, Centro Sociale Intifada, via di Casal Bruciato 15.
Contre le décret Cutro
Pour l'abolition de la loi Bossi Fini
Permis de séjour pour tous
*Contre la « liste des pays sûrs » qui refuse l'asile politique.
Conditions décentes dans les centres d'accueil
Carte de santé, résidence enregistrée et contrats de travail réguliers !
Rassemblement public, suivi d'un déjeuner social !
Le comunità migranti
Arturo Salerni, Progetto Diritti
Michela Arricale, CRED
Emilio Banchetti, Potere al Popolo