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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

MALGRADO VOI… "IL VENTO SOFFIA ANCORA"

Nazionale,

Comunicato n.20/07

Abbiamo letto con stupore il comunicato n. 6/2007 della CISL INPS e ci siamo chiesti il perché di un attacco così violento e diffamatorio nei confronti della RdB; un attacco a freddo, che arriva nel momento in cui la RdB sta cercando di dare una lettura equilibrata del contratto integrativo 2006, evitando di alzare i toni della polemica su alcune scelte assolutamente non condivisibili.

 

Probabilmente la CISL ha difficoltà a confrontarsi con una Rappresentanza di Base seria, propositiva, che in questi mesi ha dimostrato la maturità e la capacità di costruire una piattaforma di contratto integrativo credibile e realizzabile, tanto è vero che diversi punti di quella piattaforma sono contenuti nell’accordo finale, una RdB capace di costruire momenti assembleari sempre molto partecipati che evidentemente hanno lasciato il segno anche nel sistema nervoso di qualche esponente sindacale.

 

Probabilmente la CISL teme che dalle assemblee regionali previste dalla RdB arrivi una bocciatura dell’intesa, visto che grande è il malcontento tra i lavoratori per alcune incomprensibili scelte, date anche le ristrettezze economiche, come quella di assegnare un premio mensile generalizzato a tutti gli apicali C4/C5, istituendo, senza alcuna selezione, una funzione vuota denominata "integratore di processo", mentre alle qualifiche più basse si chiede "l’esame del sangue" per avere un piccolo avanzamento di posizione e continuare comunque a svolgere le mansioni superiori.

 

Altra cosa è progettare un concreto percorso di carriera anche per i livelli apicali, che poggi su reali esigenze organizzative e trovi appropriate soluzioni all’interno del prossimo CCNL 2006-2009, anche per favorire davvero la crescita professionale del personale delle altre posizioni ordinamentali.

 

La CISL invece preferisce buttarla "in caciara" (loro sì…), tentando di intorbidire le acque ed avvelenando ulteriormente il clima aziendale, con il chiaro intento di isolare la RdB, colpevole di aver ostacolato la nascita di questa pseudo vice dirigenza, ma ancor di più perché è l’unico sindacato indipendente capace di ostacolare "il mercato" della previdenza complementare che tanto preme alla CISL e verso il quale sta riciclando i propri quadri sindacali, che si apprestano a diventare veri e propri agenti assicurativi.

 

Questo è il vero obiettivo della CISL, che ha contribuito a determinare la precarietà del lavoro nel nostro Paese, sostenendo le misure del "Pacchetto Treu" e siglando con Berlusconi il "Patto per l’Italia". Un’organizzazione sindacale, la CISL, che ha avallato lo smantellamento del sistema previdenziale pubblico, appoggiando la riforma Dini, che conteneva lo scippo del TFR in nome di una previdenza privata pagata dagli stessi lavoratori e che oggi si appresta a concordare l’aumento dell’età pensionabile. Una CISL che ha siglato il "memorandum" con il governo Prodi, assicurando maggiore potere e discrezionalità alla dirigenza e scardinando i Fondi di Ente già compromessi dalle norme delle varie Finanziarie.

 

A tutto questo la RdB ha opposto negli anni la difesa di un modello di stato sociale basato sulla previdenza pubblica e sul ruolo degli Enti previdenziali.

 

Per questo rispediamo al mittente l’accusa, neanche troppo velata, di essere stati noi gli artefici ed ispiratori dell’attacco mosso dalle colonne del "Sole 24 Ore" e di "Libero" alla contrattazione integrativa INPS ed agli stipendi dei lavoratori dell’Ente.

 

E’ un’accusa ridicola, così come è ridicolo pensare che la RdB debba rispondere solo alle domande dei giornalisti del "Manifesto", che la CISL scopre essere una nobile testata.

 

Siamo immediatamente intervenuti contro le notizie distorte e non veritiere pubblicate dal quotidiano di Confindustria, il quale ha ripreso le nostre precisazioni.

 

Ma se qualcuno ha prestato il fianco a quegli attacchi, comunque da condannare, va ricercato tra chi ha imposto all’interno del contratto integrativo scelte insensate ed insostenibili come quella della pseudo vice dirigenza, che oggi per pudore od opportunità non è rivendicata più in quanto tale, mentre fino a pochissimo tempo fa compariva in ripetuti comunicati sindacali.

 

Cari "amici" della CISL, è vero, malgrado voi… il vento soffia ancora e lo sentirete il giorno 30 marzo quando scenderanno in piazza a Roma, per lo sciopero generale del pubblico impiego, lavoratori e precari che innalzando le bandiere della RdB e della CUB testimonieranno la netta contrarietà al "memorandum", che interviene incisivamente sulla pubblica amministrazione trasformandola in modo sempre più marcatamente privatistico, grideranno il loro no allo scippo del TFR, rivendicheranno lavoro stabile e fine del precariato, si batteranno per la difesa della previdenza pubblica e del ruolo sociale del nostro Ente.

 

Allora sentirete alzarsi nell’aria di Roma un fresco vento di primavera, una primavera che non riuscirete a soffocare.

 

 


In allegato il comunicato cisl citato