La vertenza dei tirocinanti ministeriali calabresi del MiM sembra non avere mai un arrivo e, quando appare all’orizzonte qualcosa, cambiano le prerogative che non fanno altro che aggravare la situazione di famiglie alle spalle del personale ATA. Questo è quanto denuncia Saverio Bartoluzzi della USB FdS Calabria che da anni segue tutto il bacino di ex-tirocinanti ministeriali e dichiara senza indugi, che la USB si mobiliterà se non avrà chiarimenti sulla presa in giro che sta attuando al MiM visto che, nonostante l’emendamento a firma dell’On. Cannizzaro prorogava come già è avvenuto per gli ex tirocinanti ministeriali della Giustizia e del MiC di altri 12 mesi, la beffa ricade nuovamente sul MiM perché oltre a non aver avuto la continuità, oggi si hanno notizie certe che di questo contratto che doveva essere di 12 mesi sarà di 5 e scadrà il 31 dicembre senza nessuna garanzia di continuità dal 1° gennaio 2026.
La vertenza interessa attualmente 357 lavoratori vincitori del primo concorso come Personale ATA, impiegati nei plessi scolastici della regione con contratto a tempo determinato di 18 mesi per 18 ore settimanali. Oggi si chiedono urgentemente chiarimenti in merito alla mancata attuazione di un rinnovo contrattuale non solo in netto ritardo, ma anche dimezzato fortemente con danni non indifferenti visto che l’emendamento approvato in sede di legge di bilancio aveva autorizzato un nuovo contratto.
Il primo passaggio era quello di raschiare i fondi delle risorse del ministero, dichiarava USR, come eventuale assegnazione delle risorse da parte del Ministero. Poi, invece, siamo venuti a conoscenza che il MIM avrebbe dato indicazioni per i nuovi contratti dopo gli organici a fine giugno, quindi per i primi di luglio avremmo avuto... La beffa!!! Basta stare a guardare. Siamo pronti, in caso non abbiamo riscontri ufficiali, a mobilitarci con i lavoratori. Chiediamo al Prefetto De Rose di essere solidale con i lavoratori che per l’ennesima volta si vedono raggirati dal sistema e di interloquire con l’USR chiedendo un concreto impegno visto che tutto pare indirizzato e a far pensare che qualcuno vuole, ai piani alti, non permettere di arrivare ai 24 mesi per non vedersi scavalcare in graduatoria ATA e/o avere la possibilità di esercitare il proprio diritto di stabilizzazione.
Come USB e per nome dei lavoratori che rappresentiamo, vogliamo un contratto di 12 (docici) mesi così come prevede l’emendamento approvato. In assenza di risposte concrete e tempestive, ci vedremo costretti a intraprendere tutte le forme di mobilitazione pubblica e sindacale consentite dalla legge, incluso un presidio permanente presso la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale così da mantenere alta l’attenzione in questa battaglia di dignità e libertà ma pronti a mobilitarci anche verso Roma visto che tale incertezza, che si protrae ormai da settimane, continua a generare profondo disagio economico e sociale tra i lavoratori coinvolti, oramai già duramente provati da anni di precarietà nella pubblica amministrazione. L’obiettivo rimane l’attuazione del contratto di 12 mesi in tempi brevi e non acconsentiamo a niente di meno dignitoso.
USB - Fed. del Sociale Calabria