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PRECARI & DISOCCUPATI

Precariato: le richieste dei lavoratori di Forte la Carnale

Salerno,

al Sindaco De Luca e ai condidati alla Presidenza della Provincia di Salerno

 

Le RdB CUB di Salerno chiedono per i lavoratori di “Forte la Carnale” un impegno vero e lungimirante che metta la parola fine al più alto grado di sfruttamento che da tempo subiscono con la forma del contratto a chiamata.

“Forte la Carnale” è un simbolo per Salerno che come struttura pubblica và restituita alla cittadinanza e a tutti i visitatori che potrebbero accedervi attraverso un percorso turistico/culturale che rilancerebbe la struttura del Forte come eccezionale punto di richiamo e di ritrovo.

L’uso privatistico del Forte ne riduce le attività e la fruibilità da parte dei cittadini durante la giornata e nel corso dei mesi dell’intero anno solare perché subordinata ai momenti che ne consentono il massimo profitto attraverso feste private e le serate danzanti. Solo in questi momenti i lavoratori hanno la chiamata.

Le RdB CUB condannano con fermezza questa apoteosi dello sfruttamento “just in time” della forma più subdola di lavoro precario a basso costo.

C’è una ricchezza enorme che “Forte la Carnale” deve redistribuire in termini di lavoro stabile e duraturo, in termini di cultura, spettacolo e turismo, in termini di restituzione ai cittadini salernitani di uno dei posti più belli e spettacolari di Salerno.

C’è il lavoro manageriale di programmazione dell’offerta dei servizi, c’è il lavoro manageriale dell’organizzazione e dell’amministrazione, c’è il lavoro di promozione, c’è il lavoro di custodia, manutenzione e vigilanza, c’è il lavoro di ristorazione: c’è tanto lavoro da “qualificare” per dare attraverso  “Forte la Carnale”, dignità ai lavoratori e all’azione degli amministratori pubblici che devono assumersi tutte le responsabilità politiche che oggi hanno al Comune e domani alla Provincia.

Le RdB CUB di Salerno, nel riaffermare la loro indipendenza dai partiti e dalla politica, chiedono al Sindaco e ai candidati alla Provincia, un impegno pubblico preciso che risponda nel prossimo futuro con atti concreti ai bisogni di dignità e di reddito dei lavoratori di “Forte la Carnale” e di tutti quei posti di lavoro che devono essere liberati da ogni forma di precarietà e sfruttamento. Questi sono i segnali che possono dare una seria credibilità ad ogni ipotesi di uscita dalla terribile crisi economica che continua a bastonare senza alcuna pietà le classi sociali più povere e meno tutelate del nostro caro “bel paese”.

 Federazione Provinciale RdB CUB

 


17 maggio 2009 - La Città di Salerno

RDB CUB
"Stop ai lavori a chiamata per la Carnale"

Salerno - Salvaguardare il futuro dei lavoratori del Forte La Carnale, frenando l’emorragia di contratti a chiamata che non garantiscono alcuna stabilitá a decine di famiglie. L’appello, rivolto al sindaco De Luca ed ai candidati alla presidenza della Provincia, arriva dalla RdB cub. «L’uso privatistico del Forte ne riduce le attivitá e la fruibilitá da parte dei cittadini durante la giornata e nel corso dei mesi dell’intero anno solare perchè subordinata ai momenti che ne consentono il massimo profitto attraverso feste private e le serate danzanti. Solo in questi momenti i lavoratori hanno la chiamata», spiega il sindacato in una nota, auspicando invece che il Forte ritorni alla sua vocazione pubblica e possa diventare volano per l’economia attraverso l’individuazione di percorsi turistici.
«La RdB Cub condanna con fermezza questa apoteosi dello sfruttamento "just in time" della forma più subdola di lavoro precario a basso costo - continua il sindacato - C’è una ricchezza enorme che "Forte la Carnale" deve redistribuire in termini di lavoro stabile e duraturo, in termini di cultura, spettacolo e turismo». Il Forte era finito nel mirino delle polemiche dei residenti per gli schiamazzi notturni e il sindaco, con apposita ordinanza, ne ha disposto la chiusura per dieci giorni.


17 maggio 2009 - Il Nuovo Salernitano

Denunciato l'utilizzo dei "contratti a chiamata": il forte potrebbe essere gestito dagli enti locali
<< Si tutelino i lavoratori de La Carnale >>
La RdB Cub si rivolge al sindaco e ai candidati alla presidenza della Provincia

SALERNO - Lettera aperta al sindaco Vincenzo De Luca e ai candidati alla presidenza della Provincia, a favore dei lavoratori di "Forte La Carnale" e, più in generale, per tutti coloro i quali sono "assunti" con contratto a chiamata. Il sindacato dei lavoratori propone la restituzione della struttura alla cittadinanza e ai tanti visitatori che arrivano a Salerno: << E'necessario un impegno vero e lungimirante che metta la parola fine al più alto grado di sfruttamento come la forma del contratto a chiamata >>, si legge nella nota della RdB Cub, << Forte La Carnale è un simbolo per Salerno che come struttura pubblica va restituita alla cittadinanza e a tutti i visitatori che potrebbero accedervi attraverso un percorso turistico culturale che rilancerebbe la struttura del forte come eccezionale punto di richiamo e di ritrovo. L'uso privatistico ne riduce le attività e la fruibilità da parte dei cittadini perché subordinata ai momenti, che ne consentono il massimo profitto, attraverso feste private e le serate danzanti. Solo in questi momenti i lavoratori hanno la chiamata >>. Le RdB Cub condannano lo sfruttamento "just in time" della forma più subdola di lavoro precario a basso costo: << C'è una ricchezza enorme>>, affermano i rappresentanti sindacali che, << forte La Carnale deve redistribuire in termini di lavoro stabile e duraturo, in termini di cultura. spettacolo e lurismo,in termini di restituzione ai cittadini salernitani di uno dei posti più belli e spettacolari di Salerno. C'è il lavoro manageriale di programmazione dell'offerta dei servizi, c'è il lavoro manageriale dell'organizzazione e dell'amministrazione, c'è il lavoro di promozione, c'è il lavoro di custodia. manutenzione e vigilanza, c'è il lavoro di ristorazione: c'è tanto lavoro da "qualificare" per dare attraverso "Forte la Carnale" dignità ai lavoratori e all'azione degli amministratori pubblici che devono assumersi tutte le responsabilità politiche che oggi hanno al Comune e domani alla Provincia >>. Le RdB Cub di Salerno hanno chiesto al sindaco e ai candidati alla Provincia, un impegno pubblico preciso che risponda nel prossimo futuro con atti concreti ai bisogni di dignità e di reddito dei lavoratori della struttura e di tutti quei posti di lavoro che."devono essere liberati da ogni forma di precarietà e sfruttamento": << Questi sono i segnali che possono dare una seria credibilità ad ogni ipotesi di uscita dalla terribile crisi economica che continua a bastonare senza alcuna pietà le classi sociali più povere e meno tutelate >>, concludono i vertici della federazione provinciale delle rappresentanze sindacali di base e della confederazione unitaria di base del pubblico impiego e privato. La vicenda del "forte" è ritornata alla ribalta dopo la chiusura. per dieci giorni. dell'attività di discoteca e di ristorazione della struttura gestita da privati, a causa della musica troppo alta che infastidiva i residenti di Torrione. In seguito alla chiusura, anche se temporanea, di due settori dell'attività ricettiva i dipendenti che prestavano la loro opera al momento sono rimasti senza lavoro. Questi ultimi, nei giorni scorsi, hanno già chiesto un incontro con il sindaco, ora i sindacati di base chiedono che venga presa in considerazione l'intera materia dei "contratti a chiamata".


17 maggio 2009 - Cronache del Mezzogiorno

"Caso Carnale", appello dei cobas al sindaco per la tutela dei lavoratori
di Genesia Del Giudice

Salerno - "L'uso privatistico di Forte la Carnale riduce le attività e la fruibilità dei cittadini alla struttura che rappresenta un importante polo storico e turistico della città". Sono queste le parole con cui le RdB CUB, i sindacati di base, di Salerno denunciano la vicenda della chiusura di Forte la Carnale dopo la decisione del sindaco. Il provvedimento di De Luca è giunto dopo numerosi controlli eseguiti dalla polizia municipale, su segnalazione dei residenti della zona, che hanno accertato gravi violazioni alle norme in materia di volume ed orario della musica. La chiusura della torretta ha, però, costretto al riposo forzato i 40 lavoratori precari della struttuta che ora chiedono giustizia. I sindacati, attraverso una lettera aperta al primo cittadino, reclamamo per i lavoratori di "Forte la Carnale", un impegno vero e lungimirante, che metta la parola fine al più alto grado di sfruttamento che da tempo subiscono con la forma del contratto a chiamata. Il mancato rispetto delle norme basilari di buon vicinato, da perte dei titolari , non può,infatti, mettere a rischio il lavoro dei dipendenti della struttura che rappresenta l'unica forma di reddito. La Polveriera è un simbolo per Salerno che, come struttura pubblica, dev'essere restituita alla cittadinanza e a tutti i visitatori che potrebbero accedervi attraverso un percorso turistico-culturale che rilancerebbe la zona di torrione, come eccezionale punto di richiamo e di ritrovo. Cè una ricchezza enorne che la torretta deve redistribuire in termini di lavoro stabile e duraturo, in termini di cultura, spettacolo e turismo, in termini di restituzione ai cittadini salemitani di uno dei posti più belli e spettacolari di Salerno. Le RdB CUB di Salemo, nel riaffermare la loro indipendenza dai partiti e dalla politica, chiedono al Sindaco e ai candidati alla Provincia, un impegno pubblico preciso che risponda nel prossimo futuro con atti concreti ai bisogni di dignità e di reddito dei lavoratori di "Forte la Camale" e di tutti quei posti di lavoro che devono essere liberati da ogni forma di precarietà e sfruttamento. Questi sono i segnali che possono dare una seria credibilità ad ogni ipotesi di uscita dalla tenibile crisi economica che continua a bastonare, senza alcuna pietà, le classi sociali più povere e meno tutelate del nostro caro "bel paese".