Nell’anno del PNRR, il CdA del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura decide di traslocare e pensa di risparmiare bloccando la ricerca e decine di milioni di finanziamenti italiani ed europei. Una storia di ordinaria follia, che vede il presidente dell’Ente, prof. Carlo Gaudio, “festeggiare” il trasferimento di circa 300 lavoratori che verranno redistribuiti in due sedi, molto piccole, e in altre due sedi storiche, ma già occupate da altri lavoratori, dello stesso ente a Roma.
Un trasloco che l’attuale presidente (in precedenza sub-commissario) del CREA e il membro eletto dai ricercatori sapevano bene di dover fare, ma che hanno preferito posticipare per arrivare a pochi mesi dalla dismissione obbligata della costosissima sede attuale di via Po.
Riuniti in assemblea da USB, i lavoratori hanno evidenziato come questi spostamenti produrranno effetti gravissimi sulla ricerca, rendendo impossibile rendicontare i molteplici finanziamenti ottenuti con l’elevata professionalità dei ricercatori. Inoltre, per colmare l’insufficienza degli spazi, il CdA ha previsto l’utilizzo forzoso del lavoro agile di circa un terzo dei lavoratori. Questa operazione che vedrà coinvolti parecchi centri di ricerca, produrrà danni immediati ai progetti in corso.
Per questo, e come prima giornata di mobilitazione, USB PI Ricerca su mandato dei lavoratori, ha indetto per mercoledì 16 giugno dalle ore 10 un presidio davanti al MIPAAF in via XX Settembre, per chiedere al ministro vigilante un intervento risolutivo, in modo tale da porre fine a illogici smembramenti e blocchi della ricerca.
USB PI Ricerca
15-6-2021