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Sanità

Sanità: Il Gioco dei Numeri

Lamezia Terme,

L’ASSISTENZA DOMICILIARE E  IL GIOCO DEI NUMERI

 

A Lamezia la sanità è ormai nel caos più assoluto: non solo non abbiamo più la ASL, ma sui servizi rimasti sul territorio, si gioca con i numeri.

Ci riferiamo al problema dell’assistenza domiciliare, che come RdB, abbiamo posto con forza all’attenzione dei cittadini, protestando aspramente contro la decisione della direttrice di privatizzare il servizio, affidandolo ad una cooperativa privata .

Su questa vicenda il nostro sindacato, nel silenzio più assoluto delle altre sigle, ha fatto una battaglia, in linea con la politica di lotta alle privatizzazioni e alle esternalizzazioni portata avanti dalle RdB/CUB.

Dopo la nostra presa di posizione, avevamo ottenuto il risultato di una nota con la quale il Direttore Generale all’Assessorato alla salute della Regione Calabria, invitava la Direttrice Di Tommaso ad annullare la delibera di affidamento dell’incarico alla cooperativa.

Cosa che la direttrice si è guardata bene dal fare, ignorando le indicazioni di quello che è di fatto un suo superiore..

La novità di questi giorni sarebbe tragicomica  se non parlassimo di salute di anziani e di gente con gravi problemi di salute, aggravata dall’emergenza estate già manifestatasi.

Dalle pagine dei quotidiani del 10 giugno 2007, infatti, il responsabile del servizio, dott. Paladino dichiarava che “l’assistenza domiciliare migliora” giocando poi con i numeri ed affermando che le prestazioni  erogate a fine anno saranno 30.000, ben oltre il risultato dello scorso anno.

Queste affermazioni ci avevano fatto balzare dalla sedia; allora il nostro sindacato, attivatosi a seguito dei tanti gli utenti che ci hanno interpellato, degli operatori e dei medici in continuo contatto con la nostra organizzazione, aveva sbagliato tutto?

E’ bastato attendere solo pochi giorni e il dilemma, che come RdB ci eravamo posti, è stato risolto dallo stesso dott. Paladino che sulla stampa del 22 giugno 2007 dichiara che l’assistenza domiciliare è al collasso e che manca personale.

Chiediamo al dott. Paladino su quali dati abbia elaborato la proiezione delle 30.000 prestazioni a fine anno visto che solo dopo circa 10 giorni ha cambiato idea lanciando allarmi inquietanti sul futuro dell’assistenza domiciliare?

Tutto rientrato allora, tutto normale, avevamo (ovviamente) ragione noi che da subito ci siamo schierati contro la privatizzazione dell’assistenza domiciliare, affermando che fin quando era stato gestito dalla struttura pubblica, il servizio era stato dichiarato più che soddisfacente dagli stessi utenti e confermando che, invece di esternalizzare, occorre utilizzare le risorse interne, incrementando anche il numero del personale attualmente in servizio.

Ma come è possibile passare in pochissimi giorni da dichiarazioni così grondanti di ottimismo a quelle che, invece, fotografano quella che purtroppo è la realtà odierna?

Interrogativi che, temiamo, rimarranno senza risposte.

In tutti i casi alcune risposte le vogliamo, per cui, alla luce della nota con la quale il Direttore Generale dell’Assessorato regionale invitava a revocare la convenzione, alla luce delle dichiarazioni del responsabile del servizio che dichiara lo stesso prossimo al collasso, visto che la convezione con la cooperativa per l’assistenza domiciliare è in scadenza, quello che ci chiediamo e su cui vogliamo risposte, è di sapere quali saranno le decisioni del Direttore Generale dell’(ex) ASL di Lamezia: il servizio verrà reinternalizzato o riaffidato a privati?.

E quali saranno le decisioni relative all’affidamento privato delle buste paga e di tutte le altre esternalizzazioni in atto o in programma?

Noi delle RdB e i cittadini tutti non ci aspettiamo delle scuse (che pure sarebbero dovute), ma un ripensamento su alcune decisioni prese sì, perché, come si sa, sbagliare è umano, ma perseverare, soprattutto a fine mandato, è davvero diabolico.