Deve essere stato un parto davvero difficile quello che ha prodotto da parte di UIL e CGIL, ma non della CISL, la proclamazione di scioperi regionali contro la manovra del Governo Meloni che, guarda caso, cominceranno il 17 novembre nel Lazio e, guarda caso, avranno carattere nazionale per il pubblico impiego e i trasporti.
Guarda caso, l'USB Pubblico Impiego aveva già proclamato dalla fine di settembre lo sciopero generale della categoria proprio per il 17 novembre, prevedendo per l'occasione una grande mobilitazione nazionale a Roma per portare la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici fin sotto le finestre del Governo.
La decisione di CGIL e UIL di sovrapporre il loro sciopero generale di pubblico impiego a quello di USB ha l'evidente obbiettivo di utilizzare la benevolenza di gran parte della stampa mainstream nei loro confronti per oscurare lo sciopero e la manifestazione nazionale di USB. Dato che non si fidano poi tanto di riuscirci, hanno anche collocato nella stessa giornata lo sciopero generale, anche questo nazionale, dei trasporti, per rendere quanto più difficile ed oneroso possibile arrivare a Roma per la manifestazione nazionale di USB.
Definire un tale comportamento è operazione delicata, si rischia di incorrere in denunce, ma una cosa possiamo dirla con certezza non essendo la prima volta che una tale situazione si verifica, la coerenza di USB, non a fasi alterne a seconda di chi sieda al governo, fa paura! Sanno che i lavoratori questa coerenza la riconoscono, che il malcontento cresce.
E allora bisogna utilizzare ogni strumento per cercare di oscurare le iniziative di mobilitazione e di lotta per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici ad un vero contratto, con veri e sostanziosi aumenti salariali, con la richiesta pressante e fondata di stabilizzazione di tutti i precari e assunzione di almeno un milione di giovani (di oggi e di domani, visto che il 17 sarà anche la giornata internazionale dello studente e cioè dei futuri lavoratori) per ritornare ad essere efficienti e in grado davvero di fornire servizi adeguati e di qualità ai cittadini, per rilanciare la centralità della pubblica amministrazione e fermare la furia privatizzatrice che ha devastato i servizi sociali, a cominciare dalla sanità, anche grazie all'acquiescenza di CGIL CISL e UIL e soprattutto nascondere il più possibile il forte radicamento e la crescita di USB anche negli uffici pubblici.
Per quanto ci corriate dietro non riuscirete a fermarci.
17 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE DELL’USB PUBBLICO IMPIEGO
ORE 10 APPUNTAMENTO A PALAZZO VIDONI A ROMA, SOTTO LA FUNZIONE PUBBLICA