È riuscito lo sciopero e la mobilitazione di tutti gli stabilimenti dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia. Due cortei partecipati e arrabbiati si sono mossi tra le vie di Taranto e Genova per chiedere con forza una sola cosa: nazionalizzare subito Acciaierie d’Italia.
Da troppo tempo infatti stiamo assistendo alla lenta agonia di tutti i siti produttivi, condizionati dall’assenza di manutenzione e sicurezza, dall’obsolescenza di impianti gestiti da organici all’osso su cui ormai si applica unilateralmente la cassa integrazione. Ultima, solo in linea temporale, la cacciata di più di 150 ditte in appalto per imporre un ulteriore ricatto verso le istituzioni ed i territori.
Ora questo governo ha davanti una scelta: o ascoltare i lavoratori o rendersi complice di Arcelor-Mittal, la multinazionale dei ricatti. È impensabile andare avanti così, è impensabile traguardare tempistiche troppo lunghe che porteranno questa azienda verso il baratro.
Occorre intervenire subito, con decisione e coraggio.
ACCIAIERIE D'ITALIA VA NAZIONALIZZATA ORA!
Sasha Colautti
Esecutivo Nazionale USB Industria - Lavoro Privato