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Dai Luoghi di Lavoro PI

Senza personale la Sanità pubblica muore: USB Marche annuncia una manifestazione il 21 giugno davanti alla Regione Marche

Nazionale,

La scrivente Organizzazione Sindacale, porta ancora una volta alla Vostra attenzione, le difficoltà che si trovano ad affrontare quotidianamente le strutture del servizio sanitario regionale, afflitto da carenza di personale sanitario in tutti i reparti e servizi.

Le Direzioni sanitarie delle Aziende Sanitarie regionali, costringono le lavoratrici ed i lavoratori a saltare riposi dovuti, giorni di ferie, e ad affrontare ritmi e carichi di lavoro inaccettabili.

Il personale sanitario nelle Marche (in particolare medici e infermieri OSS), è ridotto all’osso, tanto che le ferie - dopo oltre due anni estenuanti sia fisicamente che mentalmente a causa della pandemia, possono essere garantite solo attraverso la chiusura di interi reparti\servizi sulla pelle dei lavoratori e a ulteriore discapito dei cittadini.

A giugno, si è aperto il periodo delle ferie estive (garantite contrattualmente ed irrinunciabili) e questo accentua la situazione di emergenza, dovuta appunto alla carenza cronica di personale in organico che è oramai la realtà quotidiana, da Anni, della maggior parte dei presidi ospedalieri e dei servizi, ancorché impedisce una gestione corretta delle attività, cancella tutele, moltiplica le condizioni di rischio per la sicurezza di tutti.

Non si comprende come mai gli idonei in graduatoria nei Concorsi espletati nella nostra Regione, non vengano assunti, così pure perché non vengano sfruttate le graduatorie di mobilità.

Ricordiamo i lavoratori precari, centinaia di unità in scadenza a fine giugno, i quali dopo aver retto il sistema in piena pandemia non sanno a tutt’oggi che fine faranno! Mantenendoli, con proroghe di soli tre mesi, in uno stato di precarietà permanente, si umiliano centinaia di lavoratori!  Gli stessi che avete chiamato “eroi”!

La Regione Marche, non ci risulta debba espletare un piano di rientro per disavanzo nel campo della sanità pubblica anzi, pertanto è del tutto inaccettabile che non si assuma personale sanitario per garantire la sanità Pubblica che è un dovere costituzionale!

 Nonostante questa drammatica condizione sia stata sollevata in tutte le sedi ed in tutte le forme, le Aziende Sanitarie della Regione continuano a bloccare le assunzioni lasciando scoperti anche i posti che si liberano con il turn over.

Non lo dice USB ma il Conto economico, pubblicato da pochi giorni, dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale, la più grande della nostra Regione con oltre 20.000 dipendenti, che nel 2020, anno della Pandemia, ha speso per il personale sanitario del Comparto meno 5,791.145 milioni di Euro rispetto al 2019!! Incredibile ma vero!

Riteniamo che la Regione Marche debba prendere atto e investire le risorse economiche della Sanità regionale sulle Risorse umane!

Il taglio dei posti letto e la chiusura di interi ospedali nella nostra regione, è oramai nota, ed è inaccettabile che si continui con questa politica che completa il quadro di una sanità pubblica in coma irreversibile.

Pensare di arginare il problema attraverso il mantra dell’ASSISTENZA TERRITORIALE per poi darla in gestione ai privati, come in AV5 è stato fatto, non è solo follia, ma malafede politica.

L’assistenza territoriale, insieme alla prevenzione e alla riabilitazione, è stato la prima ad essere smantellata quando negli anni ‘90 si è scatenata la furia privatizzatrice. Una rete capillare fatta di strutture, professionalità e saperi, non si ricostruisce in un giorno semplicemente evocandola nel PNRR. E, anche volendo prescindere da ciò, il TERRITORIO non può esistere senza una degna rete ospedaliera, almeno quanto gli ospedali non possono funzionare senza un efficace filtro territoriale.

Raschiando il fondo del barile il Direttore Genarle ASUR (Azienda Sanitaria unica Regionale) con determina ASUR n 408 del 31 Maggio scorso intende cedere in gestione i Pronto Soccorso e interi reparti al terzo settore, già in alcuni casi presenti con medici e infermieri a partita IVA!! Inoltre è quanto meno curioso che ASUR appalti i PS proprio ora che l’ASUR, come da riforma sanitaria annunciata dall’Assessore, verrà a breve soppressa!

Come USB da Anni denunciamo l’assoluta gravità delle scelte della Direzione Generale ASUR, che hanno prodotto meno sanità pubblica, meno reparti, meno posti letto, meno diritti, meno personale, meno salario, un vero e proprio accanimento contro la Sanità Pubblica!

 Per quanto riguarda la Riforma della sanità Regionale prospettata e annunciata dall’Assessore alla Sanità,   chiediamo un confronto, anche  rispetto a come si intende procedere nei vari aspetti oltre che Sanitari anche rispetto ai Fondi Contrattuali dei Lavoratori.  Riteniamo che si debbano ripristinate le USL, Unita Sanitarie Locali e\o Provinciali, dato che l’Aziendalizzazione della sanità ha prodotto solo meno Sanità  pubblica.

Ovvio che la missione della sanità Regionale deve essere per USB quella di Riaprire i reparti, soppressi prima e durante la Pandemia, riaprire gli ospedali, assumere personale, garantire assistenza e prevenzione sul territorio con risorse umane gestite direttamente, re-internalizzare servizi appaltati, diminuire drasticamente le liste d’attesa insomma ridando servizi di qualità e che siano al servizio della cittadinanza e della salute pubblica.

È facile in fondo: basterebbe avere la volontà di investire subito nella Sanità pubblica almeno l’equivalente di quanto il governo Draghi ha deciso di concedere, nonostante la contrarietà popolare, per l’invio delle armi da guerra in Ucraina. 

Più ospedali pubblici, più posti letto, abolizione del numero chiuso nelle Università, investimenti in prevenzione e cure territoriali, ripubblicizzazione Assistenza Domiciliare Integrata e delle cure riabilitative, alzare i salari con Risorse Aggiuntive Regionali! Non esistono altre ricette!

Al Presidente della Regione Marche Acquaroli e all’Assessore Sanità CHIEDIAMO di rivedere le politiche sanitarie regionali in merito ad assunzioni stabili, stabilizzazioni, proroga dei contratti dei Precari del Servizio Sanitario Regionale almeno fino al 31 dicembre 2022.
maggiori retribuzioni per il personale, ripristino degli Ospedali pubblici chiusi, dei posti letto tagliati, rilancio dei servizi territoriali, rafforzamento della sanità pubblica e ancora

Alla luce di quanto esposto la scrivente OS preannuncia per il 21 giugno un presidio davanti alla sede della Regione Marche e chiede contestualmente un incontro per discutere:

  1. – l’immediato sblocco delle assunzioni dalle graduatorie dei concorsi
  2. La proroga di tutti i precari fino al 31 dicembre 2022 per dare stabilità ai lavoratori e al servizio sanitario regionale
  3. – la stabilizzazione del personale precario che ne abbia diritto ai sensi della normativa vigente; compreso il recepimento da parte della regione della Stabilizzazione personale Covid 18 mesi a giugno 2022
  4. Verticalizzazioni di decine di lavoratrici e lavoratori con qualifica superiore per una dovuta valorizzazione delle risorse umane
  5. – la cessazione e il ritiro degli affidamenti di servizi al privato e al privato sociale;
  6. Confronto rispetto alla proposta di riforma Sanità regionale
  7. – la futura gestione delle strutture previste dal PNRR;
  8. – un’azione della Regione Marche tesa a permettere il reintegro del personale sospeso in ragione della mancata vaccinazione in quanto, esso stesso, indispensabile per permettere di affrontare l’emergenza corrente dovuta alla mancanza di personale.

Per questo ultimo punto ricordiamo che la scrivente O.S. non si è mai opposta a provvedimenti, motivati da effettivi e verificati rischi, tesi a garantire condizioni di sicurezza e salute ed anzi ha sempre sottolineata l’importanza del vaccino quale strumento di contenimento della diffusione virale e dei suoi effetti sulla sintomatologia e ribadiamo ancora una volta che la sicurezza sui luoghi di lavoro e per i pazienti/utenti rimane per noi una priorità. Rileviamo però, in relazione all’epidemia da Covid-19, che la situazione attuale risulta ben diversa da quella che, poi, ha legittimato i provvedimenti di sospensione.

Martedi 21  GIUGNO dalle ore 10:30 SAREMO DAVANTI ALLA SEDE DELLA REGIONE MARCHE, Palazzo Raffaello, PER CHIEDERE ASSUNZIONI STABILI, STABILIZZAZIONI DEI PRECARI E SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE.

USB Pubblico Impiego Marche