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SOCCORSO DI SECONDA MANO

Padova,

ATTUATO AL CONTRARIO IL PIANO DI RIAMMODERNAMENTO PARCO AUTOMEZZI A PADOVA

 

COMUNICATO STAMPA


Ancora una volta siamo a denunciare la situazione in cui sono costretti ad operare i Vigili del Fuoco Patavini, nella giornata odierna infatti, sono stati posti fuori servizio diversi automezzi adibiti al soccorso che vanno a sommarsi a tutti quelli già presenti presso le autofficine autorizzate e in attesa di fondi per la riparazione.

Oggi si è svolta la consueta verifica periodica inerente la revisione degli automezzi, in seguito alla quale molti tra questi sono stati scartati e resi non più operativi a causa della evidente vetustà e della non corrispondenza agli standard imposti dalla revisione, diversi automezzi sono stati scartati e resi non più operativi.

Fortuna vuole che fossero presenti al comando di Padova per la periodica revisione, automezzi provenienti da altri comandi i quali sono stati “requisiti” per consentire al comando di Padova di continuare a prestare il servizio di soccorso.

Attualmente la macchina più performante è una vecchia autopompa della fine degli anni ‘90 prestataci dal distaccamento volontario di Thiene (Vi) che è stata assegnata come primo mezzo di soccorso; stesso discorso per la sede di Abano Terme alla quale è stata assegnata una autopompa della metà degli anni ‘80 proveniente dal comando di Verona e che i colleghi scaligeri credevano demolita.

Non bastava lavorare con squadre “ridotte”, sotto lo standard minimo di operatori, ora siamo costretti ad operare con automezzi più consoni ad un museo che non a prestare soccorso alla cittadinanza.

Chiediamo alla politica un intervento forte riorganizzando tutto il sistema del soccorso e della protezione civile. I pompieri ed anche i cittadini hanno bisogno di risposte, per questo li vorremmo ancora di più al nostro fianco, insieme alla politica che riconosca le problematiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, portandole in agenda nazionale e invertendo il taglio delle risorse che di fatto indeboliscono il servizio di soccorso ai cittadini.

Per questi motivi da oggi il personale di Padova indice un ulteriore stato di agitazione. Il quarto in un anno e già questo dovrebbe fare riflettere chi di dovere.