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Friulivg

SOMMOZZATORI E NAUTICI A TRIESTE

Trieste,

Al Dirigente dei vigili del fuoco di TRIESTE

ing. Carlo DELL'OPPIO



Oggetto: carenza organici personale sommozzatore e specialista nautico.

Come è noto, le croniche carenze di organico del personale sommozzatore e nautico VV.F. presso la sede di Trieste, come più volte segnalato in questi ultimi anni a varie sedi istituzionali locali e nazionali, condiziona sensibilmente le capacità di soccorso specialistico. Il passare del tempo, in assenza di nuove affluenze di personale (va ricordato che dall’Istituzione del Corpo Nazionale non vi è stato un così lungo lasso di tempo senza arrivi di nuovi specialisti) ha comportato un sensibile invecchiamento degli operativi con un’età media che rasenta i 50 anni. Il mancato ricambio generazionale, inoltre, ha condizionato una scarsa dinamica concorsuale precludendo a lungo al personale la possibilità di carriera ed obbligandolo in età avanzata ad assolvere incarichi un tempo delegati a personale sensibilmente più giovane.

Gli sporadici inserimenti di personale specialista proveniente da altri Comandi, al seguito degli ultimi concorsi, hanno aggravato la situazione comportando un provvisorio aumento di unità dell’organico al quale sono corrisposte assenze (malattie, permessi, ecc.) tali da complicare ulteriormente la programmazione del servizio di soccorso.

Nello specifico:

  • Per quanto riguarda i nautici: la contrazione dei numeri nel distaccamento ha dapprima comportato la soppressione della partenza di terra per il soccorso in ambito portuale per poi giungere alla frequente limitazione delle capacità operative della MBP per l’insufficiente numero di specialisti presenti (3).

  • Per quanto riguarda i sommozzatori la situazione è ancora più drammatica. Da oltre vent’anni non si è riuscito fare fronte ad una copertura totale dei 4 turni, dovendo far effettuare il turno di recupero a tutto il personale nello stesso giorno affinchè il numero di sommozzatori in servizio permetta un’operatività del nucleo in condizioni minime di sicurezza. Per contro, frequentemente, si è dovuto sopprimere provvisoriamente un turno a causa di malattie, infortuni, corsi, ecc.

Per quanto sopra affermato ed in funzione dei corsi per specialisti in fase di prossima attuazione, chiediamo un intervento presso l’Amministrazione Centrale al fine di individuare il corretto numero di carenze evitando valutazione soggettive limitate al numero di V.P. e non al numero reale di specialisti, e la richiesta di canali preferenziali per personale locale che garantisce l’effettiva e continua presenza nelle sedi di servizio.