È alta l’adesione dei dipendenti EasyJet allo sciopero USB di 24 ore, per voli in partenza su tutto il territorio nazionale dalle basi di Malpensa, Linate, Napoli e Fiumicino già dalle prime ore di oggi 6 settembre. Sono esclusi i voli da/per Catania fascia 12-16. Saranno rispettate le fasce di garanzia e i voli previsti da Enac. La protesta fa parte di un percorso di rivendicazioni iniziato mesi fa.
Le problematiche irrisolte, devono essere affrontate dall’azienda che continua a fare profitti ma nel branch italiano non migliora salari e condizioni di lavoro dei dipendenti.
Le ragioni che portano i lavoratori ad incrociare le braccia sono:
• Turnazioni schedulate al limite delle FTL: Nonostante le continue
segnalazioni e i numerosi "Fatigue Report" continua la programma turni massacranti, molto vicini ai limiti massimi normativi europei. Le
promesse di alleggerire le rotazioni nei mesi di picco sono state disattese.
• Carenza di personale e impiego fuori base: La mancanza di personale
è ormai cronica con l’impiego di risorse "tappabuchi" presso altre basi anche quelle estere
come Amsterdam, Barcellona, Malaga, Lisbona e Faro per coprire sottorganico strutturale.
• Pianificazione indiscriminata dei voli notturni (in particolare su MXP), EasyJet ha aumentato in modo vertiginoso i voli notturni, con pesante aggravio della fatica operazionale del personale viaggiante. Si tratta di una pianificazione insostenibile senza adeguati riposi a seguire per il necessario recupero psico-fisico.
• Indennità di trasferta per istruttori di addestramento ai quali non viene ancora riconosciuta la dovuta indennità di
pernottamento quando svolgono training fuori base. È inaccettabile che
I dipendenti debbano sostenere spese di vitto attingendo dal proprio stipendio per
svolgere una funzione essenziale per l'azienda.
A queste rivendicazioni si aggiunge il rinnovo del
Contratto di Lavoro Aziendale (CLA) oramai alle porte, in un contesto che vede anche la
nascita del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) con l’adesione della compagnia alla nuova associazione datoriale Aiva.
Mentre nel resto d'Europa assistiamo a rinnovi contrattuali che valorizzano il personale navigante, in Italia la vertenza si colloca in un quadro di salari generalmente già troppo bassi ma diventa inaccettabile nel momento in cui l’azienda dichiara profitti alti e di raggiungere i target previsti. La rivendicazione minimale è il recupero del 21% dell’inflazione oltre ad aumenti economici e miglioramenti normativi.
Lo sciopero si concluderà alla mezzanotte di oggi 6 settembre con la previsione di un’adesione massiccia all’azione di lotta.
USB Trasporto Aereo