I manager pubblici sembrano non essere toccati dalla crisi e dai tagli imposti dal Governo, mentre continuano ad accumulare incarichi e redditi che appaiono spropositati e intollerabili. E’ il caso di Antonio Mastrapasqua, noto per sedere su almeno venticinque poltrone oltre a quella impegnativa di presidente dell’INPS. Mastrapasqua è infatti vice presidente di Equitalia, presidente del Fondo immobiliare IdeA FIMIT, direttore amministrativo dell’Ospedale Israelitico a Roma e sindaco in svariate società private.
“Possibile che il Governo non si sia accorto che è una situazione insostenibile? – si chiede Luigi Romagnoli, coordinatore nazionale dell’USB INPS – E perché nessuno solleva il conflitto d’interesse tra la funzione di presidente dell’INPS e gli incarichi in società partecipate dallo stesso ente previdenziale?”.
“E’ necessaria una norma che eviti l’accumulo degli incarichi – prosegue l’esponente dell’USB – e stabilisca un tetto ai redditi percepibili in società private a capitale pubblico. Per questo promuoviamo una petizione popolare da inviare a Governo e Parlamento e domani, 26 luglio, indiciamo il primo ‘NO MASTRAPASQUA DAY’, in cui avviamo la raccolta di firme tra i cittadini utenti dell’INPS a partire dalla sede di Roma Eur, dove saremo in presidio”, conclude Romagnoli.