Al Commissario Straordinario e Presidente della delegazione trattante
Dr. Antonio Mastrapasqua
Al Direttore Generale
Dr. Vittorio Crecco
Al Direttore Centrale DCSGRU
Dr. Mauro Nori
Al Responsabile dell’Area Relazioni Sindacali
Dr. Claudio Albanesi
Tramite il Direttore ad interim Sede di Lodi
Dr. Tullio Ferretti
OGGETTO: Mozione assemblea RSU del 10 marzo 2009
Le lavoratrici e i lavoratori della sede di Lodi e delle agenzie territoriali, riuniti in assemblea indetta dalla RSU, (con l’adesione delle OO.SS. aziendali CGIL, UIL, CISAL, RdB) esaminato il contenuto della circolare N. 37 del 4 marzo 2009, relativa alle prime indicazioni operative sul piano di articolazione delle strutture Inps sul territorio, esprimono il loro dissenso rispetto alle modalità con cui l’Amministrazione sta gestendo l’introduzione del nuovo modello di riassetto territoriale, evitando pervicacemente l’apertura di un vero confronto sindacale.
Le ricadute del piano di riassetto in termini di mobilità del personale, di riqualificazione professionale, di ridistribuzione delle competenze tra le varie strutture, di ubicazione delle sedi, di accentuazione del mansionismo, di revisione delle posizioni organizzative, esigono un coinvolgimento del personale e delle rappresentanze sindacali, che ad oggi è stato completamente ignorato.
Esprimono altresì forti perplessità sulle tanto conclamate esigenze di razionalizzazione e di miglioramento dell’efficienza complessiva dell’Ente, quando in realtà l’intera operazione, come risulta evidente dalle disposizioni sia delle determinazioni commissariali che della suddetta circolare, mira esclusivamente a realizzare risparmi di gestione, così come da tempo vanno richiedendo il Governo ed il ministro della Pubblica Amministrazione.
Rilevano inoltre che tutte le questioni ancora aperte riguardo alle risorse disponibili per il quadriennale di ente 2006/2009, per l’integrativo 2009, la copertura finanziaria dei progetti speciali, pesantemente decurtate dai provvedimenti del Governo, nonché le incertezze sul criterio di finanziamento delle prestazioni straordinarie, aspettano ancora una risposta certa e definitiva.
In tale contesto le lavoratrici e i lavoratori, pur consapevoli che la grave crisi economica impatta in maniera dirompente sull’attività istituzionale dell’Istituto, non si sentono più in grado di continuare a garantire il mantenimento dell’attuale livello dei servizi, e chiedono che al più presto l’Amministrazione abbandoni ogni logica di unilateralismo e apra finalmente un vero negoziato, all’interno del quale possano trovare soluzione adeguata le questioni tuttora sospese.
Per le ragioni sopra esposte, le lavoratrici e i lavoratori chiedono l’immediato ritiro della circolare N. 37, come primo atto della volontà di cambiare registro da parte dell’Amministrazione e si riservano di mettere in atto nuove e più incisive forme di protesta, se dovessero riscontrare un atteggiamento di chiusura da parte della dirigenza.
L’ASSEMBLEA APPROVA all’UNANIMITA’
RSU, RdB, CGIL, UIL, CISAL