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Industria

Acciaierie d’Italia: riunione Ministero del Lavoro, vertenza straordinaria necessità di interventi straordinari

Roma,

Si è conclusa da poco la riunione convocata presso la sede del Ministero del Lavoro, che ha fatto seguito agli impegni assunti dal Governo presso Palazzo Chigi, il 9 giugno scorso, alla presenza di sei Ministri e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. È stata una riunione preliminare, in vista dell’esame congiunto sulla CIGS per la rideterminazione dei numeri chiesti dall’azienda, dopo i fatti che hanno interessato l’AFO1. Abbiamo, come USB, posto l’accento sulla necessità di misure preliminari rispetto all’avvio della CIGS, e altre contestuali allo sviluppo del complesso negoziato in corso, circa l’Autorizzazione Integrata Ambientale e l’eventuale successivo Accordo di programma, che il Governo ha tanto a cuore. La nostra organizzazione, nel corso del vertice, ha evidenziato che si tratta di numeri massicci di cassa integrazione, peraltro in un contesto difficile già caratterizzato dal ricorrente ricorso agli ammortizzatori sociali, e che dunque questo non può essere l’unico e solo strumento da mettere in campo. Bensì, andrebbero studiate soluzioni strutturali ad hoc, indispensabili per fronteggiare una situazione straordinaria e definirla una volta per tutte.

Da qui, l’USB ha ancora una volta dovuto sottolineare che il ricorso futuro alla CIGS deve mettere al sicuro i lavoratori, in continuità con quanto è stato sottoscritto in sede ministeriale lo scorso 4 marzo. Inoltre, con riferimento alle nostre proposte, contenute in un documento di 29 pagine, abbiamo appreso che viene interpretata come fonte di ulteriori elementi utili alla base di provvedimenti legislativi e non solo, in favore dell’ambiente e dei lavoratori, per guidare il processo di decarbonizzazione e l’avvio del futuro piano industriale.

Abbiamo inoltre appreso, per voce del Capo di Gabinetto Dr. Sabatini, che è in corso l’analisi da parte del Governo di tutte una serie di misure in vista del prossimo decreto legge, come naspi straordinaria lavori usurati e incentivi all’esodo come USB abbiamo rimarcato che questa è una vertenza straordinaria e ha bisogno di interventi straordinari. In attesa che vengano ricercate, le risorse necessarie a governare la transizione, i conseguenti e provvedimenti in favore dei lavoratori.                       

Nel frattempo l’azienda ha presentato l’istanza della cassa dove chiede di aumentare i numeri dei lavoratori in cassa, solo a Genova 270 addetti.

Ribadiamo come USB che è necessario potenziare il ciclo latta e magari comprare il rotolo “nero” fuori dall’Italia, questo favorirebbe una minore cassa per i lavoratori di Genova e fondi immediati da investire nel gruppo.

 

Usb lavoro privato

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