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Trasporto ferroviario

Espugnare il fortino della rappresentanza e della contrattazione: il futuro dei ferrovieri nelle loro mani

Nazionale,

Quanto accaduto in occasione del rinnovo del CCNL e del Contratto Integrativo Gruppo FSI è il paradigma più lampante di quanto sia oramai logorato l''attuale sistema di contrattazione e rappresentanza sindacale in questo settore e in tutto il Paese.

Nonostante l'evidente consenso della piattaforma elaborata dal basso e le incredibili percentuali di adesioni registrate in più di un anno di scioperi ripetuti, le sigle sindacali del tavolo della trattativa hanno dapprima sottoscritto i contratti, ignorando tutte le richieste di maggiori tutele provenienti in particolare dal personale dell'esercizio. Successivamente, sotto la spinta del dissenso sempre più evidente oltre che manifesto negli scioperi, hanno cercato maldestramente di recuperare un minimo di decenza ad eccezione della Cisl oramai sindacato sempre più vicino ai padroni e sempre più distante dai lavoratori.

Il risultato è quello di un contratto che è stato sottoscritto dopo un referendum riservato ai soli iscritti (una vergogna per una sigla come OrSA che proviene da esperienze ben più nobili) oppure dopo un secondo autorganizzato dalle restanti sigle con modalità discutibili, escludendo la partecipazione del Comitato del NO e che ha registrato una percentuale di adesione che ha rasentato il 50%, il dato più basso nella storia dei rinnovi contrattuali nelle ferrovie. Dopo di che tutti felici e contenti a ratificare il contratto e a riprendere le relazioni come se niente fosse accaduto.

Il sistema dove il sindacato esiste solo se accettato dall'azienda in quanto si allinea alla politica dell'arretramento salariale e normativo, è entrato in difficoltà ma è ancora in piedi nelle ferrovie. Il fortino in cui questi signori si sono blindati è sempre più assediato e isolato ma al momento ha retto anche a quest'ultimo assalto.

Questo è il punto su cui focalizzare ii ragionamento di tutti i ferrovieri, partendo da quelli del maggiore gruppo industriale italiano: nessuno può più mettere in dubbio come questo sistema sia il responsabile dell'impoverimento progressivo dei lavoratori italiani; un sistema a nostro avviso non più emendabile se non viene messo in totale discussione.

Il patrimonio di lotte portato avanti da tanti lavoratori e lavoratrici è destinato inesorabilmente a spengersi se non trova nuova linfa nel ricostruire un sistema di rappresentanza concreto, efficace e che apra la crepa nelle mura del fortino e permetta ai nuovi "barbari" di reclamare nuovi e più impellenti bisogni.

Rinnovo delle RSU e l'elezione di RLS a 10 (dieci) anni dalla loro ultima elezione è il primo vero appuntamento a cui siamo chiamati a misurarci

Il ricorso presentato da USB per il riconoscimento dell'avvenuta decadenza, promosso dopo lo scandalo dell'accordo in RFI del 2024, è stato aggiornato a ottobre prossimo. Tocca ripetere come sia uno scandalo che ci si debba affidare al giudice per rinnovare i delegati decaduti da 7 anni e quello che sta accadendo alla maggiore azienda italiana grida vendetta e dovrebbe essere già stato risolto da tempo.

USB non ritiene che le RSU siano la panacea per tutti i mali, tutt'altro (andrebbe messo in discussione un regolamento di funzionamento vergognoso), però ricordiamo come queste siano uno dei metri di misura per la rappresentanza per la presenza ai tavoli aziendali e nazionali, per questo sarebbe un gravissimo errore non approfittarne. Soprattutto, sarebbe criminale in un momento dove la democrazia nei luoghi di lavoro è sotto attacco tutti i settori se i ferrovieri non dessero un forte segnale nella direzione opposta.

USB vuole affrontare questo orizzonte insieme a quelle forze con le quali ha portato avanti la battaglia del rinnovo contrattuale: Assemblea Nazionale Pdm PdB e Sgb, coscienti che Cub (con la quali abbiamo condiviso e potremo condividere lotte future) ha fatto legittimamente la sua scelta diversa fuori dalle RSU.

Ognuno di noi è geloso custode della propria specificità, in particolare del nostro essere organizzazione sindacale, ma se utilizzeremo la determinazione, l'intelligenza e l'umiltà con la quale abbiamo affrontato gli ultimi mesi potremo fare qualcosa di ottimo.

Sui temi del futuro dei ferrovieri e sulla necessità di assaltare il fortino in cu le sigle sono recluse, USB Lavoro Privato Attività Ferroviarie ha indetto un'assemblea per settembre prossimo, alla quale saranno invitate le organizzazioni già citate e aperto a tutti i ferrovieri che vorranno partecipare.

 

USB Coordinamento Nazionale Ferrovie