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Difesa

ESITO INCONTRO A TARANTO CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA

Roma,

-COMUNICATO SINDACALE-

Lo scorso 17 gennaio, presso la sala Multimediale di Marinarsen Taranto durante la visita del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare alla presenza della Direzione dell’Ente e del Comando Interregionale Marittimo Sud Taranto, si è svolto un incontro con le RSU e i rappresentanti territoriali provinciali e regionali delle OO.SS.

Nel corso dell’incontro, in rappresentanza della O.S. USB Difesa abbiamo esposto alcune problematiche nazionali e locali come di seguito riportate, alle quali il Capo di SMM, Enrico CREDENDINO, ha fornito esaustive risposte soprattutto per quanto concerne il livello occupazionale derivante dalla forte carenza degli Organi degli Enti, colmata in minima parte dall’Organo Politico.

Nello specifico abbiamo sottolineato alcune delle problematiche, riportate di seguito:

  • Riduzione del personale civile in quasi la totalità degli Enti della Marina, con particolare riferimento a quelli dislocati su Taranto, determinatasi da un blocco del turn–over al quale non è conseguito un ricambio generazionale; difatti, la scarsa lungimiranza derivante dalla Legge 244 ha comportato la mancata tempestiva messa a bando di concorsi per assunzioni che da tempo avevamo annunciato senza esito. In particolare solo a Marinarsen Taranto, l’organico previsto di 1000 unità lavorative è sceso a circa 800 e continuerà a calare nel giro di pochi mesi a fronte di oltre 2500 unità indispensabili previste negli Enti della Marina.

In merito a tale situazione abbiamo precisato che gli ex Militari che transitano nei ruoli Civili della Difesa non sono la causa, visto che pur inserendo questi ultimi (4500 ex militari) nelle Dotazioni Organiche della Difesa, la carenza sfiora attualmente il 25% rispetto alle 20.000 unità previste dalla precitata Legge 244/2012. Un problema attribuibile anche e soprattutto alla mancata riapertura delle ex Scuole Allievi, peraltro previste dal Codice dell’Ordinamento Militare, nonché alla mancanza di appositi stanziamenti per il risanamento delle Aule, attualmente in stato di cedimento infrastrutturale;

  • Il fallimento del concorso bandito per l’Arsenale al fine di sopperire ai ruoli tecnici vacanti, il quale non ha raggiunto il numero previsto delle unità richieste dal bando, le cui cause sono derivate dall’ artificiosità e dall’elevata specificità delle domande, in considerazione del profilo a cui si concorreva. L’aver estromesso le Organizzazioni Sindacali dai tavoli organizzativi le quali avrebbero potuto fornire il proprio contributo, al fine di non vanificare un bando atteso per oltre 3 anni. In merito abbiamo preteso la possibilità di far scorrere la graduatoria visto anche l’esiguo numero dei partecipanti non ammessi e l’incrementa dalla graduatoria per circa un 20% dei partecipanti al fine di sopperire ai profili vacanti. Abbiamo ribadito la problematica della formazione per i neo assunti e non solo, provvedendo alla riapertura delle scuole allievi Operai per accelerare tempi e ridurre i costi dell’Amministrazione avvalendosi delle norme vigenti;
  • Infine, come ultimo ma non meno importante, abbiamo stigmatizzato circa il trasferimento dei fondi riguardanti il FESI (fondo esercizi servizi Istituzionali), percepito dal personale militare transitato nei ruoli civili, disciplinato dai dettami dell’art. 1805 bis del D.lgs. 66/2010 il quale prevede che all’atto del passaggio all’impiego civile e per tutta la durata di permanenza, la quota del FESI deve essere assegnata al FRD (fondo risorse decentrate). Un danno economico stimato in circa 30 milioni di Euro non percepito dal personale Civile della Difesa.   

A termine del nostro intervento, lo Stato Maggiore ha fornito alcune risposte significative e importanti impegnandosi a rendere partecipi le OO.SS. ai prossimi tavoli tecnici per i bandi di concorso, aver già emanato disposizione anche a tutti i Comandi/Direzioni della Marina di cadenzare gli incontri sindacali in modo proficuo come dicasi per lo stesso Stato Maggiore il quale provvederà ad incrementare i tavoli di confronto per risolvere le problematiche esposte.

Riguardo all’annosa questione del FESI degli ex militari, il Capo di SMM si è impegnato a fornire per iscritto ad USB Difesa spiegazioni chiare e precise.  Sara nostra premura aggiornarvi tempestivamente.

Coordinamento Nazionale USB P.I. Difesa