Al secondo giorno di sciopero dei magazzinieri di GLS Ardeatina, organizzati con l’Unione Sindacale di Base, è scattata imponente la solidarietà operaia.
Questa mattina i corrieri, dipendenti di un’altra azienda in appalto e organizzati da USB e SiCobas, hanno chiuso i furgoni e sono usciti in massa per appoggiare la lotta dei colleghi. Oltre 90 lavoratori si sono riuniti in assemblea unitaria spontanea per confermare l'appoggio reciproco nelle rispettive vertenze.
La mobilitazione è proseguita nel pomeriggio con un primo risultato, l'ottenimento delle differenze retributive da parte dell'appaltatore uscente, che, al pari dei due precedenti e di quello attuale, fa riferimento al medesimo Consorzio Afs, nel consueto sistema di scatole cinesi particolarmente in voga nella logistica.
La mobilitazione prosegue; i lavoratori, stufi di veder rimandato l'ottenimento dei diritti con la scusa del “nuovo appaltatore che non può avere colpe”, si rivolgono direttamente al Consorzio per ottenere buste paga regolari, orari di lavoro certi - e non a chiamata giornaliera e con sistematiche modifiche come avviene da anni - , un nastro lavorativo in linea con le previsioni normative e non, come avviene, condizionato da 4 o 5 ore di pausa per poi ricominciare, rimanendo così a disposizione del padrone per oltre dodici ore; inoltre si richiede l'applicazione di quelle integrazioni retributive che i colleghi di altre filiali percepiscono già da anni.
La lotta prosegue
Schiavi mai
Unione Sindacale di Base - Logistica