Il 19 e il 21 Giugno l'Usb Scuola Sicilia continuerà a portare avanti la propria mobilitazione contro il Decreto Direttoriale n. 7 del 16 aprile 2012 che istituisce e regolamenta appositi percorsi formativi finalizzati alla realizzazione del "Profilo del docente specializzato per le attività del sostegno". Nello specifico, martedì 19 parteciperemo all’assemblea contro i "Corsi di riconversione sul sostegno", patrocinata dal Comune di Palermo (presso il Palazzo delle Aquile) e voluta fortemente dal Coordinamento Docenti di Sostegno. In occasione di tale Assemblea consegneremo al Sindaco Orlando e all’Assessore Barbara Evola una copia delle centinaia di firme raccolte nelle scuole di Palermo contro i "Corsi di Riconversione sul Sostegno" (lo stesso assessore sarà firmatario). A tal proposito, registriamo l'esito positivo della raccolta firme che ci ha consentito di avviare un dibattito costruttivo nelle scuole, coinvolgendo tutto il personale docente (di ruolo e non) sulla questione. Centinaia docenti precari e di ruolo sul sostegno e curriculari in molte scuole di Palermo (Ipssar "Cascino", Ipssar "Piazza", Ipssar "Borsellino", Ipssar "Mursia", Ipsia "Medi", Ist. magistrale "Regina Margherita", Itc "Duca degli Abruzi", Istituto Magistrale "Danilo Dolci" e tante altre) hanno espresso il loro dissenso contro la riconversione dei docenti sovrannumerari sul sostegno, aderendo alla nostra iniziativa.
Giovedì 21, poi, una nostra delegazione sarà ricevuta all'Usr Sicilia (l'appuntamento previsto per il 19 è stato spostato al giorno 21),in quella sede esprimeremo il nostro dissenso sull'organizzazione dei corsi-farsa di riconversione sul sostegno del personale docente in esubero e chiederemo l'annullamento dei corsi.
Queste due giornate di mobilitazione sono per l'USB un momento della lotta molto più ampia che ci porterà allo sciopero generale di 24 ore del 22 Giugno contro Monti-Fornero-Profumo, al quale la scuola non potrà contribuire come comparto per la legge anti-sciopero voluta da Cgil, Cisl e Uil(che non consente di scioperare durante gli scrutini e gli esami di Stato), ma che vedrà comunque tutti i lavoratori della scuola, non impegnati negli esami, partecipare alle manifestazioni nazionali di Milano e Roma.