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RASSEGNA STAMPA

‘HOUSING SOCIALE PER I MILITARI'. I MOVIMENTI: PRIMA VIENE L'ERP

Roma,

La proposta. Il sindaco: assicurare un alloggio anche ai soldati in città che non possono prenderlo

Epolis

 

di Marta Rossi

 

«La questione della casa è un problema storico: bisogna dare delle risposte in termini di housing sociale anche ai militari, che spesso hanno difficoltà a reperire alloggi»: a lanciare la proposta è il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ieri ha firmato un protocollo di intesa con il Comando militare della Capitale. Nel documento si specifica che le parti si impegnano a trovare soluzioni per gli alloggi per i militari in difficoltà in considerazione del loro pendolarismo. Questo perché i militari che operano a Roma spesso raggiungono la Capitale e quando decidono di prendere una casa, i costi sono troppo alti anche per un affitto. Per questo, come ha sottolineato il comandante del Comando militare della Capitale, il generale Domenico Rossi «anche noi militari vorremmo essere inseriti nei programmi di housing sociale che il Comune di Roma sta preparando ». Tra le soluzioni per affrontare il problema casa dei militari, secondo il generale Rossi, si potrebbero «favorire le cooperative militari, studiare la possibilità di avere terreni in concessione, programmare progetti di edilizia militare». «L'housing sociale è un errore perché è un regalo ai costruttori – dicono da Action -. Alemanno usa la casa per fare un favore ai suoi amici. Si parli, invece, di Erp e dei 10, 9 e 8 punti. Poi, quelli che sono in occupazione, sanati dalla delibera 106, mai applicata». «Se Alemanno ha tante case da dare all'housing sociale, chi vive l'emergenza sta tranquillo», ironizza Paolo Di Vetta del Bpm. «Bisogna capire se è più importante il controllo e la sicurezza o l'emergenza casa». Intanto prosegue la mobilitazione contro l'emergenza casa. Oggi, durante il consiglio municipale del XI si discute della situazione delle famiglie di via Pincherle. Alla stessa ora, davanti alla Prefettura è Action a manifestare per chiedere «la garanzia di un passaggio da casa a casa, stimolando l'intervento delle istituzioni competenti».