Per qualcuno la data del 02/12/2011 non è stata quella di una bella giornata, per qualcuno quella data rimarrà impressa per parecchio tempo nella memoria, quale ricorrenza nefasta. Ed infatti, sempre questo “qualcuno”, fino al 02/12/2011 figurava tra i dipendenti del rivenditore “Euronics”, di cui è titolare la ditta “Tufano Net”, presso il Centro Commerciale Apollo, in Casapulla (CE), o almeno vi figurava fino alla tarda mattinata dello stesso giorno; d'improvviso, infatti, in seguito ad un' incomprensione, lo stesso lavoratore, si vedeva comminata una sanzione disciplinare, che prevedeva nello specifico dieci giorni di sospensione dall'attività lavorativa, IN TRONCO, ovvero da eseguirsi immediatamente, senza neanche lasciare al lavoratore il tempo che la legge gli assicura per produrre difese o memorie di replica (5 giorni lavorativi). Come se tutto ciò non bastasse, nel pomeriggio, quando il lavoratore si presentava presso la struttura al fine di rilasciare giustificazioni e ricevere maggiori chiarimenti sulla ragione di quel provvedimento di inusuale brutalità, accolto in un clima talmente concitato da aver costretto lo stesso a richiedere l'intervento delle forze dell'ordine, si vedeva nuovamente comminare un'ulteriore sanzione, sempre di carattere disciplinare ma di maggiore gravità: il licenziamento, anch'esso da effettuarsi in tronco, senza la possibilità di rilasciare giustificazioni o difese. Quindi un lavoratore, senza che gli sia stata concessa alcuna possibilità di difesa, è stato dapprima sanzionato e quindi licenziato nello stesso giorno! A distanza di ore! Il qualcuno di cui stiamo parlando è un giovane ragazzo, iscritto al sindacato, che ha però già sulle sue spalle le sorti del proprio nucleo familiare, ragion per cui si è preferito evitare di riportare nominativi. Ma non è stata solo la volontà di riservatezza a guidare tale gesto: il “qualcuno” licenziato in questo mese, assomiglia drammaticamente sempre di più a così tanti altri “qualcuno” disseminati in tutt'Italia, così come il suo destino sembra essere comune a tantissimi, a tutti quelli che, da un giorno all'altro, per una parola in più, per un'incomprensione mal rientrata o magari solo per aver tenuto alta la testa davanti all'arbitrio, vedono il proprio mondo di certezze cadere, ribaltandosi. Ed è infatti proprio questo che colpisce della vicenda: il fatto che il lavoratore sia stato licenziato non per motivo “oggettivo”, o meglio, non perchè si era in presenza di una crisi aziendale, non perchè la ditta rischiava di chiudere, ma per ragioni “disciplinari”, ovvero perchè ha, secondo la Direzione Aziendale della Tufano-Euronics, violato il regolamento di condotta. Secondo queste persone è stata una decisione “opportuna” e “socialmente sensibile” quella di licenziare, ovvero di privare sostanzialmente di reddito, il nostro “qualcuno” , a pochi giorni dal Natale, per una questione che, a prescindere dai termini della stessa, poteva essere risolta in maniera ben diversa e più felice. Anche per questo, la Direzione Aziendale della Tufano-Euronics dovrebbe capire che, in tempi di crisi, un licenziamento comminato sulla base di presunti addebiti, non gravissimi, ha la durezza di un fulmine a ciel sereno. Per queste ragioni L'Unione Sindacale di Base, che ha già impugnato il provvedimento presso tutte le sedi giudiziarie competenti, condanna questo atto, ritenendolo socialmente brutale e chiede l'immediato reintegro del lavoratore, e proclamando sul cantiere specifico, lo stato di mobilitazione e di agitazione, che si tradurrà nel mantenimento di un presidio quotidiano davanti ai cancelli del Centro Commerciale Apollo di Casapulla.
27/12/2011, Casapulla (CE)
Unione Sindacale di Base
Lavoro Privato
CASERTA