In merito alla vicenda della chiusura al mercoledì degli sportelli e della modifica dell’orario pomeridiano, riteniamo corretto specificare quanto segue.
Nell’incontro con la Direzione della Sede del 19 novembre, tutte le Organizzazioni Sindacali hanno espresso parere negativo sia alla possibilità di chiudere la sede nella giornata di mercoledì che alla possibilità di modificare l’orario dello sportello pomeridiano delle Sedi.
Abbiamo con determinazione chiesto alla Direzione il rispetto degli accordi sottoscritti sulla disciplina delle attività di front-office per evitare che i colleghi allo sportello siano i soli a sostenere il peso dell’incapacità dell’Amministrazione nel dare risposte adeguate ai bisogni degli utenti.
Rifiutiamo l’ipotesi che alle difficoltà si risponda con la riduzione dei diritti degli utenti e delle lavoratrici e dei lavoratori.
Non ci nascondiamo che le risorse a disposizione sono esigue anche per chi deve amministrare la Sede, ciò nonostante riteniamo che vi sia un obbligo di chiarezza e trasparenza nei confronti degli utenti che non possiamo disattendere, per questo riteniamo che oggi alle condizioni date qualunque provvedimento dovesse rendersi necessario non può che essere accompagnato dalla dichiarazione di una difficoltà oggettiva esistente sul piano delle risorse umane e strumentali.
Come condiviso anche dall’assemblea del personale del 18 novembre, abbiamo manifestato la nostra contrarietà che, in relazione al problema della carenza dell’organico, si assumano provvedimenti che nascondano il problema agli occhi degli utenti e scarichino la responsabilità di una minore qualità e quantità del servizio sugli operatori che quotidianamente rappresentano l’Amministrazione agli sportelli.
Abbiamo espresso inoltre grande preoccupazione per l’assenza di qualsivoglia soluzione alternativa che non fosse quella di ridistribuire sui “superstiti” l’incremento del carico di lavoro dovuto alla riduzione del personale.
È appena il caso di evidenziare che nell’arco di un decennio il personale si è ridotto di circa il 30%, mentre sono aumentati sia gli adempimenti che il territorio di riferimento.
Tutte le OO.SS. hanno convenuto, inoltre, che è necessario affrontare il problema con serietà e attraverso un confronto che parta dalla condivisione dei parametri utilizzati per la distribuzione del personale e dalla verifica dei carichi di lavoro anche individuali.
Inoltre, abbiamo rilevato l’esigenza di pervenire ad un accordo che disciplini la mobilità interna che ultimamente sembra preda di una agitazione schizofrenica nel tentativo di tappare falle troppo grandi e troppo numerose.
Le OO.SS., si sono rese disponibili a discutere dei problemi nel tentativo di individuare soluzioni condivise, è però evidente che rifiutano un ruolo sostanzialmente notarile.
A questo proposito crediamo vi siano tutte le condizioni per trovare soluzioni che aiutino a superare l’emergenza.
Per questo abbiamo chiesto che la Direzione, nell’esercizio delle sue prerogative, assumesse la responsabilità di individuare settore per settore tutte le priorità in modo di evitare che sia trasferito nella quotidianità delle lavoratrici e dei lavoratori la responsabilità di tale scelta.
In queste ore abbiamo ricevuto la convocazione per il 6 dicembre per proseguire l’approfondimento sulla eventuale chiusura degli sportelli il mercoledì e sulle altre questioni aperte.
Non abbassiamo la guardia, in palio c’è la nostra dignità di lavoratori pubblici, la funzione che svolgiamo per la garanzia dei cittadini nell’accesso ai diritti di cittadinanza.
Sarà nostra cura tenervi informati.
USB - CGIL - CISL - UIL - CISAL RSU INPS CAGLIARI