Egregio Presidente Mattarella,
abbiamo saputo in ritardo, solo dai servizi dati alla televisione, della Sua partecipazione a Trento all'iniziativa su Trento capitale d'Europa per il volontariato.
In ritardo perché avremmo voluto venire e rappresentarle l'enorme difficoltà che stiamo attraversando proprio per mancanza di solidarietà da parte delle istituzioni, parola che Lei ha usato più volte sottolineandone l'enorme valore.
In particolare ci ha colpito sentirle dire "solidarietà che le istituzioni devono assicurare ai cittadini, affermandone la dignità..." e ancora " capacità di includere chi è ai margini ...".
Noi siamo gli inquilini delle case popolari di Trento, le cosiddette Torri di Madonna Bianca e Villazzano 3. Come Lei certamente saprà per aver avuto tali alloggi in concessione abbiamo una condizione di ridotta disponibilità economica, che in taluni casi ci porta anche a dover effettuare alcune rinunce, anche sotto il profilo alimentare.
Dal 2022 ci siamo visti recapitare delle spese condominiali altissime, incompatibili con la nostra situazione economica. La giustificazione che ci è stata data è che l'aumento del carburante per il riscaldamento ha purtroppo determinato questi incrementi. Parliamo di spese condominiali arrivate anche a oltre 1000 euro al mese, senza tener conto di affitto, altre utenze non presenti nelle spese condominiali e le spese ordinarie che ognuno di noi deve sostenere per vivere, tra cui mangiare. Tutto ciò a fronte di entrate che non superano le sole spese condominiali o se lo fanno lo fanno solo di poco, rendendo di fatto insostenibile per noi pagare dette spese.
Come inquilini non ci hanno mai concesso di partecipare alle assemblee e mai ci hanno spiegato perché. Abbiamo potuto però constatare che per i condomini ancora gestiti direttamente dalla società partecipata ITEA le spese non hanno avuto questi vertiginosi aumenti, invece per noi, amministrati da società esterne a cui l'ente pubblico ha dato la gestione sì.
ITEA, proprietaria delle 14 Torri in cui vivono oltre 3000 inquilini, è interamente di proprietà della Provincia di Trento. Abbiamo più volte chiesto di incontrare ITEA e la Provincia rappresentando le nostre difficoltà ma si sono sempre rifiutati di farlo. Prima di natale ITEA ci ha mandato una lettera in cui ci comunicava di procedere ad azioni legali se non pagavamo il residuo delle spese condominiali dell’anno, residuo che in media ammonta al 50% ovvero a circa 2500/3000 euro a famiglia, una cifra che materialmente non riusciamo a coprire. Noi vogliamo pagare, ma il giusto, e nelle nostre possibilità economiche.
Ci siamo rivolti a una associazione consumatori e ad un sindacato degli inquilini che hanno subito riscontrato irregolarità nelle fatture.
Ma nonostante la disponibilità che ITEA ha dato alle associazioni di verificare tutti i conti ci siamo visti recapitare un avviso di avvio della procedura di revoca degli alloggi per mancato pagamento di parte delle spese condominiali (il canone lo abbiamo sempre pagato).
La Provincia non si è mai interessata di noi. Il Sindaco di Trento invece ha partecipato alla nostra assemblea mettendosi a disposizione per aiutarci.
Per maggiore chiarezza le alleghiamo la lettera inviata a ITEA e la Provincia dall'avvocato della associazione consumatori che ci sta aiutando.
Le Sue parole e la presenza della Provincia alla iniziativa ci hanno dato la forza di scriverle.
La Provincia di Trento ha in mano la nostra situazione e la solidarietà l'ha lasciata fuori dalla porta, come il rispetto della nostra dignità.
Confidiamo in una Sua lettera e La invitiamo di nuovo a Trento per incontrarci, venire nelle nostre case e sentire le nostre storie.
Gli inquilini delle Case Popolari di Trento