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Ricerca

La ricerca in sciopero il 28 novembre contro la finanziaria e la militarizzazione per salari europei e la stabilizzazione di tutti i precari

Roma,

La ricerca sarà in sciopero il 28 novembre e parteciperà alla manifestazione nazionale del 29 novembre, in continuità con le mobilitazioni di popolo del 22 settembre e del 3 ottobre, per bloccare tutto, per cambiare tutto.

Siamo stati appena impoveriti dall’ennesimo contratto nazionale scuola misero normativamente e inadeguato a difendere il potere di acquisto dei salari.

Il risultato di queste scelte sindacali filo governative è che il salario medio negli Enti di Ricerca italiani corrisponde al solo 40% di quello tedesco, appena rivalutato dagli aumenti inflattivi.

E mentre la Ricerca Pubblica boccheggia, con fondi ordinari che, se non vengono tagliati, rimangono fermi al palo e non riescono più a fronteggiare l’aumento del costo di materiali, strumentazioni e salariali, solo la Ricerca bellica o dual-use viene finanziata adeguatamente e messa al servizio dell’industria militare. 

Il Governo Meloni, obbediente a NATO ed UE, ha portato in Parlamento una legge di bilancio che non tocca i grandi capitali e usa le poche risorse per finanziare un insensato aumento delle spese militari, per una guerra ‘che è un gran giro de quatrini’ e che arricchirà ancor più pochi a spese dei molti.

Per questo la ricerca pubblica aderisce allo sciopero generale del 28 novembre e parteciperà alle manifestazioni in tutta Italia.

In particolare a Roma, a Montecitorio, dove verrà votata al FINANZIARIA DEL POPOLO alla quale proporremo un emendamento per stanziare 12 MILIARDI DI INVESTIMENTO NELLA RICERCA: PER ASSUNZIONI, STABILIZZAZIONE DEI PRECARI, AUMENTO DEI SALARI

E saremo in piazza anche il 29 settembre a Roma per la Palestina, contro la guerra del capitale, contro l’utilizzo della Ricerca a fini bellici o dual-use e contro ogni collaborazione con lo stato terrorista di Israele.

Dopo il 28 ed il 29 novembre, USB PI Ricerca metterà in campo due convegni di approfondimento:

  • il 17 dicembre sul tema dell’obiezione di coscienza
  • il 23 gennaio 2026 parlare di ricerca ‘oscura’, di ricerca privata e sperequativa.

SONO TEMPI DIFFICILI E BISOGNA AFFRONTARLI CON TENACIA E RABBIA.

BLOCCARE TUTTO, ORA, PER CAMBIARE TUTTO. A PARTIRE DAL GOVERNO MELONI!