Un anno dopo la cacciata delle giornaliste da SkyTg24 e i licenziamenti, a poche settimane di distanza dalla prima batosta, un’altra bella botta arriva sulla testa di Sky, che per la quarta e quinta volta in un mese viene condannata dal giudice a reintegrare nella sede di Roma i lavoratori ingiustamente licenziati nel 2017.
I tecnici che hanno vinto il ricorso, presentato dagli avvocati Pier Luigi Panici e Carlo Guglielmi, sono solo alcuni delle centinaia tra lavoratori licenziati e auto-licenziati (dietro ricatto) l’anno scorso dalla multinazionale, che in pieno stile Squalo aveva attuato la sua strage sociale mentre rivendicava utili da capogiro.
Oggi un giudice ricorda a Sky che ancora qualche legge a difesa dei lavoratori esiste e che tutti hanno il dovere di rispettarla. Ma le sentenze ricordano anche ai lavoratori che solo lottando si può vincere. E altri dipendenti di Sky stanno portando avanti la lotta: contro i licenziamenti e contro tutti i comportamenti ritorsivi e vessatori che l’azienda ha messo in pratica nei confronti di chi non ha abbassato mai la testa.
Esattamente un anno fa, sei giornaliste di Sky Tg24 - che non avevano aderito al “mutamento volontario di sede” venivano messe alla porta, allontanate dal lavoro, dal 7 novembre 2017 a tempo indeterminato. Tre sono state licenziate a luglio scorso, per le altre è scattata in pieno agosto una trasferta punitiva a Milano - del tutto immotivata - rinnovata a ripetizione, mese dopo mese.
Mentre la tv satellitare non trova di meglio da fare che blandire i parlamentari dei vari Juventus/Napoli/Roma/Inter/Milan Club della Camera, invitandoli nei suoi studi di Roma a godersi in poltrona la partita di Champions League con cenetta e bollicine, Sky è avvertita: le lavoratrici vessate, le licenziate e i licenziati non si fermano: i veri campioni e le vere campionesse sono loro!
SKY ‘NDO VAI – COMITATO DEI LAVORATORI E LICENZIATI SKY IN LOTTA – USB MASS MEDIA