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Pubblico Impiego, USB a Brunetta: il lavoro agile tutela la sicurezza, no a incursioni nella contrattazione

Roma,

Un incontro tardivo, così USB ha definito il tavolo di oggi con il ministro Brunetta sulle linee guida in materia di lavoro agile, poiché l’incontro avrebbe dovuto esserci prima dell’emanazione el Decreto Ministeriale. Peraltro già da tempo USB chiede un CCNQ per dare regole comuni nei quali i CCNL avrebbero dovuto declinare le diverse specificità

Il confronto di oggi con l’emanazione delle linee guida di fatto è un brutto pasticcio. Infatti le linee guida, che vanno oltre i contenuti del Decreto, arrivano mentre i tavoli per il rinnovo dei CCNL sono ancora aperti e rappresentano l’ennesima incursione sulla contrattazione, con la chiara complicità di Cgil Cisl e Uil, dopo quella realizzata dal DL Reclutamento. Il ministro non è nuovo a queste sortite, infatti proprio a lui dobbiamo la sottrazione alla contrattazione dell’organizzazione del lavoro  e la definizione per legge del numero dei comparti di contrattazione che sta mostrando ogni giorno di più la sua disfunzionalità.

USB ha espresso la propria forte contrarietà allo svuotamento del CCNL e ha scelto di non entrare nelle questioni che attengono ai tavoli dell’ARAN dove intende invece svolgere con grande determinazione il proprio ruolo a difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

USB, coerentemente con i temi al centro dello sciopero generale dell’11 ottobre, ha rilanciato il lavoro agile quale strumento fondamentale per la tutela della sicurezza dei dipendenti pubblici, rigettando qualsiasi ipotesi di rientro di massa.

In funzione di ciò ha chiesto che nelle linee guida venga mantenuta e valorizzata la rotazione in lavoro agile di tutto il personale, anche organizzando corsi di formazione on line per le categorie meno “smartabili”, in modo da evitare sovraffollamento negli enti e nelle amministrazioni. Inoltre si è chiesto di mantenere una modalità semplificata, anche riducendo tutti quei vincoli tecnici e burocratici presenti nelle linee guida, a partire dai contratti individuali, che rischiano di essere un deterrente al mantenimento del lavoro agile. Infine si è rappresentata l’esigenza di prestare particolare attenzione ai cosiddetti “care giver” cioè coloro che assistono famigliari disabili.

Questi punti saranno oggetto di un documento che USB invierà al ministro in funzione del prossimo incontro.

Nelle conclusioni USB ha ribadito che intende trattare i temi contrattuali ai tavoli per il rinnovo dei CCNL e che invierà al ministro la propria piattaforma per opportuna conoscenza.