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Commercio

Lottomatica spa: profitti record ma la trattativa sull’integrativo arenata nel passato. Usb apre stato di agitazione ed è pronta a dare battaglia

Nazionale,

Sono stati sufficienti i primi tre incontri di trattativa per smascherare l’intento dell’azienda di non riconoscere alcun merito al lavoro svolto dai suoi dipendenti che hanno contribuito fattivamente e operativamente alla crescita e ai risultati aziendali.

Il Gruppo Lottomatica infatti è ormai lanciato in Borsa e rappresenta un colosso mondiale del gioco, grazie anche alle concessioni statali che garantiranno anni di crescita stabile e duratura.

I numeri parlano chiaro: nei primi nove mesi del 2025 Lottomatica ha registrato

- 257,4 milioni di utile netto adjusted

- EBITDA a 617,3 milioni (+28%)

- Ricavi per 1.640,1 milioni (+16%)

- Raccolta a 32,5 miliardi (+17%)

La quota online ha toccato il 30,8%, un primato assoluto.

Dal 2023 al 2025 la crescita è stata travolgente: +23% di ricavi.

A fronte di questi risultati, la Società pretende però di ridurre a farsa la trattativa sull’accordo integrativo senza aggiungere un centesimo a quanto previsto dal precedente accordo. Addirittura l’Azienda -non soltanto non mette nulla sul tavolo – ma vorrebbe sottrarre ai dipendenti le 72 ore di ROL, lasciando solo 32 ore di ex festività. Come pure vorrebbe imporre un irricevibile ricatto sullo smart working per ottenere l’azzeramento annuale delle ferie.

E il Premio di Risultato? Secondo loro dovrebbe rimanere congelato alle tabelle predisposte 3 anni fa, ci vien da dire “un secolo fa” considerati i passi da gigante fatti dal Gruppo, le acquisizioni, gli investimenti e i guadagni.

La loro logica di premialità prevede vaghi scaglioni solo al superamento del 100% degli obiettivi: ossia premiati solo al raggiungimento di un “extra budget”, doveroso anche questo ma assolutamente subordinato alle tabelle di riferimento inziali che restano anacronistiche.

La chiusura di Lottomatica è su tutta la linea: nessuna revisione delle indennità dei turnisti, nessuna revisione del valore del buono pasto, disparità di trattamento tra turnisti e normalisti, come pure tra dipendenti di diverse aziende del Gruppo.

In questo scenario intanto la progressiva implementazione dell’automazione ha già iniziato a erodere salario e dignità.

In sostanza Lottomatica offre: meno diritti, più subordinazione, nessuna certezza.

USB dice NO.

  •  No al baratto tra smart working e subordinazione.
  •  No alla sottrazione di ore e di dignità.
  •  No a un integrativo che disegna un’azienda diseguale e docile.

USB proclama lo stato di agitazione per chiedere:

  • 37,5 ore settimanali uniformi
  • Smart working autonomo (8-10 giorni/mese)
  • Welfare aziendale in aumento nel triennio: da 200 € a 500 € (100 € in più all’anno)
  • Gestione ferie entro 18 mesi (D.Lgs. 66/2003)
  • Revisione delle indennità turnisti per compensare l’erosione salariale causata dall’automazione
  • Revisione reale del PDR
  • Aumento dei buoni pasto

Pretendiamo una trattativa in linea con il successo del Gruppo.

Rivendichiamo ciò che ci spetta: giustizia contrattuale, rispetto, partecipazione.

 

USB Commercio