USB Porti ha ricevuto dai colleghi francesi della CGT del Golfo di Fos la comunicazione che dal loro porto sono previsti 19 pallet contenenti 14 tonnellate di parti di munizioni per mitragliatrici destinate alla IDF in Israele: una nave della compagnia ZIM dovrebbe attraccare venerdì 6 al porto di Genova. I portuali marsigliesi si sono mobilitati fin da subito per impedire l'imbarco di queste armi.
Per questo abbiamo immediatamente chiamato un presidio al Porto di Genova, con l'obiettivo di impedire l'attracco della nave ZIM “Contship ERA”, previsto alle ore 15:00 del 6 giugno presso il Varco di Ponte Etiopia.
Ribadiamo con forza che non vogliamo essere complici del genocidio a Gaza e che ci opponiamo fermamente a tutte le guerre!
Per questo, invitiamo tutti e tutte a partecipare al presidio il 6 giugno alle ore 15:00 presso il Varco Etiopia di Genova e a prendere parte allo sciopero generale del 20 giugno. USB si è già mobilitata contro il traffico di armi negli scali italiani, al porto di Genova e a quello di Livorno, ma anche negli aeroporti di Pisa e Brescia.
Serve abbassare le armi ed alzare i salari: la giornata di venerdì 6 a Genova sarà un momento fondamentale per denunciare le complicità di Governo italiano ed Unione Europea con il genocidio del popolo palestinese. Le politiche di guerra perpetrate dal Governo Meloni, inoltre, non fanno altro che impoverire una popolazione italiana già gravata da inflazione e salari bassi. Proprio per questi motivi USB ha indetto lo sciopero generale del prossimo 20 giugno e parteciperà alla manifestazione nazionale contro le politiche di riarmo il 21 a Roma, alle ore 14:00 da Piazza Vittorio Emanuele!
Tutta la nostra solidarietà va a chi si mobilita contro la guerra, come i compagni francesi della CGT del Golfo di Fos, ed ai popoli che subiscono le guerre perpetrate dai “nostri governi”, in particolare con quello palestinese il cui genocidio va fermato immediatamente.
Unione Sindacale di Base - Porto di Genova