Il 4 ottobre 2012 è stato definitivamente sottoscritto all’A.Ra.N. un accordo che sancisce la fine della previdenza pubblica e apre la strada all’ennesimo tentativo di rapina a danno di lavoratrici e lavoratori. Il fondo pensionistico privato Sirio (come la stella che per Greci e Romani era portatrice di sventura...) si rivolge ai lavoratori delle Agenzie fiscali o per meglio dire alla loro liquidazione e altro non è che uno strumento per mettere nelle mani dei mercati finanziari - con gli esiti disastrosi che abbiamo imparato a conoscere bene - gli accantonamenti previdenziali obbligatori che ad oggi rappresentano l’ultimo baluardo fra la pensione e la povertà assoluta.
USB da sempre si batte contro i Fondi pensione privati ed è ormai entrata nella storia sindacale di questo Paese la durissima battaglia condotta per evitare che nel settore privato l’adesione alla previdenza complementare fosse obbligatoria. Oggi di quella battaglia resta ancora una forte traccia, sia perché l’adesione alla previdenza privata nella Pubblica Amministrazione è per il momento facoltativa sia perché in alcuni settori della PA, come la Presidenza del Consiglio, USB ha impedito l’avvio della previdenza privata bloccando veri e propri “accordi capestro” per i lavoratori.
Sottolineiamo per il momento, perché è del tutto evidente, che quando si avvicinerà la data di pensionamento con il metodo contributivo non si potranno permettere di mandare in pensione una generazione con il 40-50% dell’ultima retribuzione senza creare un enorme conflitto sociale. Di qui l’esigenza di scippare il Tfs spalmandolo in un assegno mensile integrativo. Oggi sono partite le prove generali, si olia il meccanismo, poi, con l’avvicinarsi della scadenza, si incentiverà l’adesione e si disincentiverà il metodo attuale, infine lo renderanno obbligatorio sancendo definitivamente l’addio alla liquidazione, e all’importante ruolo sociale che finora ha svolto.
Il Fondo Sirio costituito nel 2011 con atto sottoscritto da Aran e Cgil-Cisl-Uil-Ugl-Salfi ha come presidente Giorgio Allegrini (ex segretario generale Cisl INPS) con un compenso annuo di 21.000 euro mentre altri numerosi sindacalisti figurano come consiglieri; lauti gettoni di presenza sarebbero stabiliti a favore dei componenti. Ovviamente ci sono altre e più importanti ragioni, oltre quelle non secondarie di natura etica, che ci fanno inorridire davanti all’ennesimo tentativo dei sindacati di speculare e far speculare altri sulla pelle dei lavoratori. Ne elenchiamo le principali:
1. siamo contrari per principio allo smantellamento del sistema previdenziale pubblico e solidaristico e al peggioramento delle condizioni per accedere alla pensione pubblica;
2. i fondi pensionistici sono controllati da banche e assicurazioni che si arricchiscono anche con la gestione e che utilizzano i soldi dei lavoratori per i loro investimenti e i loro “affari” privati: magari per la produzione di armamenti, sfruttamento di lavoro minorile, inquinamento ambientale o speculazioni che penalizzano i lavoratori (basti pensare a quanto ci sta costando la crisi prodotta da banche, assicurazioni, e finanza varia...);
3. i fondi non rendono quanto il TFS e una caduta del rendimento ne pregiudica l’andamento per anni (provate a immaginare i rendimenti dei fondi in questi anni di crisi mondiale...);
4. se si va in pensione in un anno di “magra” il rateo sarà basso a prescindere da quanto versato;
5. per avere una pensione accettabile non basta versare al fondo pensione tutto il TFS ma sarà necessario raddoppiare di tasca propria la posta (circa altri 3.000 euro annui).
USB è impegnata già da mesi - e rilancia da oggi con forza in tutti i posti di lavoro - una campagna di controinformazione sui fondi pensionistici privati, rivolta a tutelare le lavoratrici e i lavoratori e il loro futuro previdenziale. Di questa campagna fa parte l’iniziativa di raccolta delle firme contro la previdenza privata e per il ristabilimento del diritto alla pensione, pubblica, sufficiente, solidale.
Da domani troverai nel tuo posto di lavoro i piazzisti sindacali firmatari dello sciagurato accordo Sirio, che ti illustreranno le magnifiche sorti della previdenza “integrativa”. Tu sai già che quella previdenza integrerà soltanto le tasche di finanzieri, speculatori, pescecani e sindacalisti. Prepara un bel comitato di accoglienza, scarica il materiale informativo dai nostri siti e firma la nostra petizione. Impediamo insieme lo scippo del TFS e mandiamo a casa quei “sindacati” che vogliono rubarti quel poco che ti è rimasto!
Scarica il modulo PER LA RACCOLTA FIRME e il libretto di approfondimento.
Attacca il comuicato in bacheca ed informa i tuoi colleghi ... non lasciarti fregare.