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In Primo Piano

Otto punti per la rinascita di Piombino e della Val di Cornia

Piombino,

Piombino sta attraversando un periodo estremamente critico per l’intreccio tra crisi economica, siderurgica e pandemica, aggravate da fattori locali (monocultura siderurgica, presenza di vasti territori inquinati, strozzature infrastrutturali). Le risposte di oggi a questa crisi decideranno se ne usciremo con una rinascita o con un declino inesorabile che durerà decenni. Noi suggeriamo otto percorsi per la rinascita.  

1) Necessità di mobilitazioni ampiamente unitarie per costringere il governo a sbloccare la situazione di stagnazione delle Acciaierie di Piombino con rischio di chiusura definitiva e danno enorme per tutta l’economia locale e Toscana. 

2)  Ingresso forte e con ruolo guida dello Stato nel capitale sociale dell’azienda, con gli obiettivi di una nuova acciaieria eco-compatibile lontana dalla città, smantellamento degli impianti irrecuperabili, bonifiche dei territori, compatibilità con la diversificazione economica.  

3) Interventi urgenti per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e dei cittadini.  

4) Piano Siderurgico Nazionale con coordinamento pubblico dei piani di investimento almeno delle acciaierie di Taranto, Terni e Piombino.  

5 ) Investimento forte dello Stato, con fondi nazionali ed europei (Recovery Fund), per un complessivo Piano di Rinascita  dell’Area a Crisi Complessa e S.I.N. di Piombino: potenziamento delle infrastrutture (strada 398 fino al Porto, ferrovia fino alle banchine, completamento degli investimenti sul porto); vera bonifica (non semplice tombatura) dei territori del S.I.N; diversificazione economica verso turismo, agricoltura di qualità, economia legata al mare, commercio e artigianato; potenziamento delle strutture sanitarie pubbliche, a cominciare da punto nascita e cardiologia; no a Piombino polo dei rifiuti provenienti da tutta l’Italia.   

6) Politica della occupazione: no ai due tempi (“prima la siderurgia, poi il resto”). Il Piano di Rinascita deve scaturire dalla partecipazione attiva della città e deve coordinare i problemi impiantistici, topografici, urbanistici, occupazionali che pone la siderurgia con le necessità della diversificazione economica. Il bilancio occupazionale complessivo, a regime, deve essere positivo rispetto alla situazione attuale, con prospettive per i giovani e sostenibile nel lungo periodo.  

7) Gli ammortizzatori sociali devono coprire tutto il periodo necessario alla realizzazione dei nuovi investimenti. I sostegni alle piccole imprese colpite dai provvedimenti antipandemici devono essere tempestivi e adeguati per la sopravvivenza autonoma delle aziende.  

8)  Occorre intraprendere un percorso di confronti e iniziative che sfocino in una manifestazione comprensoriale per risanamento e nuovo sviluppo di Piombino e della Val di Cornia.

Vieni a discuterne con noi!

 

Unione Sindacale di Base – Federazione di Piombino