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Inps

Per chi l’ha visto e per chi non c’era: mezzo INPS si ferma per Gaza

Nazionale,

Il 22 settembre 2025 ha segnato uno spartiacque nella storia del movimento italiano dei lavoratori. Un mare di gente si è riversato nelle piazze e nelle strade di più di 80 città per dire basta alla complicità del governo italiano con lo stato terrorista di Israele e per sostenere la resistenza del popolo palestinese che sta subendo un genocidio. Uno sciopero generale politico, indetto dall’Unione Sindacale di Base, con cui i lavoratori e le lavoratrici hanno finalmente ripreso l’iniziativa, per la Palestina e contro l’economia di guerra, per i salari e contro il riarmo, per l’autodeterminazione dei popoli e contro l’imperialismo e i doppi standard di Nato e UE.

Uno sciopero clamorosamente riuscito, ben oltre ogni aspettativa e ben oltre le dimensioni della nostra organizzazione, che ha avuto la capacità di interpretare il momento storico e di mettere a disposizione lo strumento con cui il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici è ritornato centrale nella dinamica sociale del nostro paese. Uno sciopero generale che non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza per obiettivi più ambiziosi.

Altri soggetti sindacali hanno preferito trincerarsi dietro ipocrisie e cerchiobottismi, limitandosi a generiche e innocue dichiarazioni d’intenti o a iniziative che non disturbassero troppo. Salvo cercare maldestramente di recuperare terreno a tempo scaduto. Ci auguriamo che prendano coscienza del pesante errore di valutazione commesso e che le prossime mobilitazioni possano avere anche il loro supporto, dato che la causa per cui ci impegniamo vale molto di più delle divisioni e del risentimento.

Nel mare di gente che ha bloccato l’Italia, i lavoratori e le lavoratrici dell’Inps hanno costituito un grande fiume, con un’adesione straordinaria, di cui non si ha memoria da decenni. 9835 adesioni allo sciopero su 24468 dipendenti teoricamente in servizio. 1891 assenti ad altro titolo. 43,56% è la stellare percentuale di adesioni.

Questo risultato ci consegna una grande responsabilità che cercheremo di interpretare al meglio. Ringraziamo con tutto il cuore i colleghi e le colleghe che hanno sostenuto lo sciopero generale e da subito ci rimettiamo al lavoro per il salario e i diritti, contro lo sfruttamento e la guerra. Finché tutta la Palestina non sarà libera.

 

Roma, 25 settembre 2025 (C43-2025)  

USB Pubblico Impiego INPS