Tra la fine di maggio e la prima settimana di giugno sarà pubblicato il bando per l’accesso al contributo a fondo perduto previsto dalla Regione per l’acquisto, la costruzione e il recupero della prima casa, questa opportunità, alternativa al consueto contributo in conto interessi (già operativo dallo scorso mese di aprile), fu proposta dalla Regione sino al 1984 sotto la denominazione di «buono casa».
La Giunta ha previsto un finanziamento di 25 milioni di euro per promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa di civile abitazione, attraverso la concessione di un contributo di 25mila euro a fondo perduto per ciascun nucleo familiare che sarà prescelto dal Servizio di Edilizia residenziale attraverso un bando pubblico caratterizzato dall’assoluta semplificazione amministrativa.
Dalla data di pubblicazione del provvedimento sul Buras, gli interessati dovranno presentare domanda alla Regione 90 giorni.
L'intervento prevede la costruzione in proprio, recupero in proprio, acquisto con o senza recupero. Sarà data la priorità al recupero e all’acquisto del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto del territorio e dell’ambiente. Le famiglie considerate a maggior tutela sono le coppie di nuova formazione, le famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico, i nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave.
Interventi ammessi a contributo
a) costruzione in proprio;
b) recupero in proprio;
c) acquisto;
d) acquisto con recupero.
Acquisto
L’alloggio:
· non deve essere stato ancora acquistato al momento di presentazione della domanda di contributo;
· non deve essere accatastato nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (palazzi di eminenti pregi artistici o storici);
· non può essere acquistato da discendenti o ascendenti diretti in linea retta propri o di altro componente il nucleo familiare;
· non deve essere locato;
· non deve appartenere al patrimonio di edilizia residenziale pubblica.
Costruzione
La costruzione dell’alloggio non deve essere ancora iniziata alla data di presentazione della domanda di contributo. La superficie utile abitabile dell’alloggio non può eccedere i 143 mq. La superficie non residenziale non può eccedere i 57 mq. Il contributo è concesso sulla spesa riconosciuta ammissibile dalla Regione entro il limite massimo di 1.069,36 euro a mq.
Recupero
L’alloggio da recuperare:
· deve risultare ultimato non oltre la data del 31 dicembre 1970 e non successivamente ristrutturato;
· non deve essere accatastato, ne dovrà esserlo a conclusione delle opere di recupero, nelle categorie A1, A8 e A9.
Il recupero dell’alloggio non deve essere ancora iniziato alla data di presentazione della domanda di contributo. Sono ammissibili a finanziamento agevolato:
a) interventi di manutenzione straordinaria (spesa ammessa a contributo: 477,16 euro a mq);
b) interventi di restauro e di risanamento conservativo (spesa ammessa a contributo: 670,23 euro a mq);
c) interventi di ristrutturazione edilizia (spesa ammessa a contributo: 1.069,36 euro a mq).
Interventi prioritari
· recupero del patrimonio edilizio esistente;
· acquisto e recupero del patrimonio edilizio esistente.
Famiglie a maggior tutela
· coppie di nuova formazione;
· famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico;
· nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave ai sensi dall’articolo 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992.
Misure del contributo
Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche destinate all’acquisto, alla costruzione o al recupero della casa. Il contributo pubblico copre una parte pari al 25% del costo totale dell’intervento, e comunque non potrà superare gli importi di seguito elencati:
Fasce di reddito convenzionale | % Max | Contributo massimo |
Fino a € 21.536 | 25 | € 25.000 |
Da € 21.536,01 a € 35.894 | 25 | € 20.000 |
Negli interventi di acquisto con recupero, la quota di contributo destinata all'acquisto è ammessa entro il limite del 50 per cento di quella destinata al recupero.
Requisiti soggettivi dei richiedenti
Per poter ottenere il contributo a fondo perduto chi partecipa al Bando pubblico deve possedere i seguenti requisiti:
a) reddito familiare annuo non superiore a 35.894 euro;
b) cittadinanza europea o di stato extracomunitario purché in regola con le disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno;
c) aver dimorato in Sardegna, con residenza anagrafica, continuativamente da oltre un quinquennio;
d) residenza o attività lavorativa in un comune della provincia in cui ha luogo l’intervento;
e) non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su alloggio adeguato nel territorio della Sardegna nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di contributo alla Regione. Il requisito non è richiesto qualora il richiedente o altro componente del nucleo familiare si trovi in situazione di disabilità grave;
f) non aver ottenuto agevolazioni pubbliche, in qualunque forma concesse, per l’acquisto, la costruzione o il recupero di abitazioni.
Graduatoria
I contributi a fondo perduto vengono assegnati sulla base di una graduatoria predisposta e approvata a seguito del Bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Sarda nonché sul sito della Regione (www.regione.sardegna.it). La graduatoria è unica a livello regionale ed è formulata provvisoriamente dalla Regione sulla base dei requisiti e delle condizioni di priorità risultanti dalla dichiarazione sottoscritta dagli interessati nella domanda di contributo, salvo verifiche successive.