Lavoratori,
siamo da poco entrati in primavera e già possiamo registrare i primi incendi boschivi.
Nel giorno del venerdì santo, ne abbiamo avuti sia in Sicilia che in Abruzzo. Quest’ultimo, in particolar modo, ha richiesto un intervento dell’elicottero durato ben 4 ore.
Decisamente tantine per questo periodo, eppure non è difficile da capire: il supporto dei mezzi aerei deve essere inteso come supporto, perché gli incendi boschivi si spengono e si bonificano da terra!
Vabbè, noi siamo ottimisti e confidiamo che dei tanti suggerimenti, qualcuno riuscirà a trarne consiglio.
Cerchiamo però adesso di capire come il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco si sta apprestando alla quasi imminente stagione AIB.
Le varie Direzioni stanno organizzando corsi per formare il personale rivolti anche agli AIB che, corre doveroso ricordare, sono ex Forestali.
Ma come, persone che hanno fatto parte di un amministrazione che ha fatto dell’AIB una delle sue attività prevalenti, devono fare un corso per poter svolgere il loro naturale lavoro?
Sicuramente si vogliono standardizzare le procedure e quindi, il corsetto facciamo che ci può stare.
Stessa cosa accade per gli aeronaviganti, anche per loro un altro corsetto, forse un po’ più discutibile dato che si discosta molto dal D. Lgs. 177/2016 e il ruolo AIB, ma facciamo che anche questo ci può stare…
Ma non saranno troppi questi corsi?
A primo acchito potrebbe sembrare così ma quando per caso capita tra le mani la nota 8600 in data 19/3/2018 della Direzione centrale per la formazione, s’accende la lampadina: se ci si può guadagnare qualcosina, forse non sono troppi. Anzi, a questi prezzi, non sono mai abbastanza!
La cifra che salta subito all’occhio è il compenso al direttore del corso: 17 euro al giorno per complessivi 801,90 euro. Sicuramente ci sarà tanto lavoro di concetto dietro questo corso perché sono bel altri coloro che vanno in volo, ed infatti ci sono compensi anche per gli istruttori e i discenti, ma solo qualche spicciolo.
Strana questa amministrazione che ricompensa extra delle figure che sono già stipendiate per fare il proprio lavoro.
Vabbè, cari lavoratori, non dimentichiamo che abbiamo comunque il fiore all’occhiello degli elicotteri AIB: le gru volanti, gli Eriksson Skycrane, i Sikorsky S64, chiamiamoli come vogliamo e ne abbiamo ben 4.
Anche quest’anno la gestione sarà ripartita tra il Corpo Nazionale e un esercente privato, sicuramente ad un costo di gestione, per quest’ultima, di 11-12 milioni di euro.
Ma si…tanto i soldi non sono mai un problema.
Ah, si? Allora come mai ad oggi ancora non sono state pagate le indennità di missione, non sono state rimborsate le fatture dei pasti, le prestazioni di lavoro straordinario e quant’altro al personale che nell’estate 2017 ha partecipato alla campagna AIB in Sicilia, Basilicata, Calabria, Lazio, Abruzzo e via discorrendo?
Se i soldi non sono un problema, come mai gli equipaggi S64 per tutto l’inverno hanno fatto solo due addestramenti, tanto più se si considera che quella macchina, per la sua complessità è soprannominata Widow Maker? Decisamente inquietante come soprannome e una ragione ci sarà.
In un'amministrazione dove i diritti dei lavoratori sono costantemente calpestati e ogni ardua conquista viene spacciata come gentile concessione in un contesto fortemente levantino, come si sta verificando nel caso della volontà di riconoscimento di indennità di missione in ragione di quella di trasferimento per gli AIB che si sono trovati ad essere spostati anche a oltre 100 km dalla loro originaria sede dell’accoppato Corpo forestale dello Stato, forse è il caso, in vista della imminente campagna antincendio, prendere esempio dal mercanteggio mediorientale e… prima vedere cammello!