BASSI SALARI E ALTI CARICHI DI LAVORO:
COSI’ SI INDEBOLISCE IL SISTEMA DEI SERVIZI PUBBLICI
Il rinnovo contrattuale degli Enti Locali ha portato ad aumenti del tutto inadeguati a far fronte al crescente aumento del costo della vita, con costi dell’energia alle stelle e l’inflazione al 12%, in un contesto di economia di guerra (che peraltro, mai come oggi, sembra segnare un punto di non ritorno).
Vediamo un po' che cosa ci riserva questo contratto:
a regime, gli incrementi mensili dello stipendio tabellare vanno dai 56 euro per la categoria più bassa ai 104 per quella più alta, ma solo dal 01/01/2021. Per tutto il 2019 e il 2020 gli aumenti sono risibili e alleggeriranno l’importo degli arretrati (ad es. un lavoratore nella ex categoria C1 riceverà 10 euro per 2019, 24 euro per il 2020 e 66 euro per il solo anno 2021). Insomma, chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato ha dato. Dal 2021 gli aumenti mensili (escluso l’elemento perequativo) variano da circa 670 a 1250 euro lordi/anno a seconda della ex categoria di inquadramento.
Inoltre il sistema di classificazione previsto dal nuovo contratto determina il superamento della “categoria”. Il sistema è strutturato in aree: funzionari ed elevata qualificazione (ex cat. D con o senza P.O.), istruttori (ex cat. C), operatori esperti (ex cat. B), operatori (ex cat. A).
Per la ex categoria A, sia la nuova retribuzione tabellare che l’adeguamento salariale dal precedente contratto sono assolutamente inadeguati, tenuto conto delle attività svolte (per es. attività di vigilanza o tecnico manutentive). Questa categoria avrebbe dovuto essere assorbita interamente dell’area successiva. La retribuzione corrispondente alle progressioni economiche fin qui ottenute confluirà in una nuova voce denominata “differenziale stipendiale” e sarà alimentata con le future progressioni. I possibili differenziali stipendiali saranno cinque per gli istruttori (del valore di euro 750 annui), operatori esperti (del valore di 650 euro all’anno) e operatori (del valore di 550 annui). Per l’area dei funzionari ed elevata qualificazione il numero di differenziali stipendiali sarà invece di sei e pari a 1.600 euro.
I differenziali stipendiali vengono attributi mediante procedura selettiva sulla base di criteri in larghissima parte discrezionale da parte dei dirigenti e dell’amministrazione.
Inoltre, il dipendente può accedere alla procedura ogni tre anni, salvo diversa contrattazione decentrata.
Resta ovviamente del tutto valido il sistema di valutazione della performance per le progressioni di carriera.
Le elevate qualificazioni (corrispondenti alle ex posizioni organizzative) possono arrivare fino a 18.000 euro/anno in più. Praticamente lo stipendio di un operatore.
E soprattutto ogni differenziale salariale è soggetto al giudizio del dirigente.
Ma anche qualora si verificassero per qualche fortunata circostanza tutti gli scatti previsti ogni tre anni, un lavoratore inquadrato nell’area “operatori”, ad esempio, arriverebbe a prendere 3.250 euro annui lordi dopo 15 anni di lavoro.
Un po’ meglio va ai funzionari, che potrebbero arrivare a prendere 9.600 euro lordi anni in 18 anni.
Il contratto sembra mettere al centro il ruolo dei funzionari, ai quali i dirigenti possono attribuire (e scaricarsene) carichi di lavoro e responsabilità (responsabilità del procedimento, firma di relazioni, di progetti…), i cui livelli salariali e le prospettive di carriera rimangono in generale bassi. Si va così a consolidare un modello di amministrazione che va a caccia di fondi e gestisce progetti (quelli del PNRR attualmente sono la priorità).
In particolare, però il modello va a penalizzare i lavoratori che effettuano il lavoro ordinario e routinario, insomma che portano avanti la baracca, e tutto questo a fronte di carichi di lavoro crescenti.
Se ti venisse chiesto se i carichi di lavoro siano adeguati al personale assegnato o al tuo team cosa risponderesti?
E ancora, pensi che il tempo a tua disposizione sia sufficiente per rispettare le scadenza del lavoro a te attribuito?
Noi crediamo però che tutto questo non sia immodificabile o modificabile attraverso una soluzione individuale, al contrario crediamo che solo mettendo insieme le nostre istanze e mobilitandoci possiamo vedere garantiti salari dignitosi e diritti.
PER UN VERO PROTAGONISMO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI PUBBLICI
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