Nei giorni 30 maggio e 1° giugno si sono svolti 2 incontri sul rinnovo contrattuale con argomento la classificazione del personale: il gruppo ha presentato una proposta meno invasiva rispetto a quanto era stata in grado di proporre nei precedenti incontri su altri argomenti [in allegato].
Nei giorni scorsi si era scatenata una piccola bufera fra alcune sigle e l’ing. Moretti sul tema della presentazione del Piano Industriale e sul vincolo con il rinnovo contrattuale.
Forse per tale motivo FS non ha voluto calcare molto la mano su questo capitolo certo meno basilare.
Resta comunque un’impronta decisamente pesante alle trattative: non si è ancora visto un solo punto che sia favorevole ai ferrovieri e che non rappresenti, in un modo o l’altro, un passo indietro rispetto ad oggi.
Nello specifico, senza indicare il nuovo schema e le declaratorie previste, si può affermare che il Gruppo intende allargare praticamente a tutte le figure il carattere di polifunzionalità già emerso per alcune.
Vengono inoltre allungati i tempi di permanenza nei singoli livelli retributivi prima di maturare quelli successivi e vengono indicati, a volte anche con certosina precisione, le modalità di passaggio fra diversi livelli professionali.
In ogni caso è pressoché generalizzato il ricorso alla discrezionalità aziendale e di fatto annullato qualsiasi automatismo di vecchia memoria ferroviaria.
E’ previsto un nuovo incontro su questo argomento per lunedì 6 giugno ma non ne sono previsti sui temi più scottanti quali orario di lavoro, ferie, diritti: ancor meno si parla di questioni economiche, tradizionalmente destinate ad essere trattate in chiusura, quando cioè saranno state definite quante lacrime e sangue si chiederanno ai lavoratori.
La carota, si sa, si usa sempre alla fine.
Aderente
alla FSM