Dopo 12 anni di battaglie, che hanno visto USB in prima fila, il 10 luglio è arrivata ad una prima sentenza di condanna a seguito della denuncia fatta da un gruppo di lavoratori per mancato versamento dei fondi Cometa da parte della proprietà della Sicamb.
Il tribunale di Latina, infatti, ha condannato l’amministratore delegato dell’epoca Umberto Klinger, a cui sono state concesse le attenuanti generiche, ad un anno di reclusione con sospensione della pena, senza menzione e ad una multa di 500 euro.
Il tribunale ha infatti riconosciuto come vera la denuncia dei lavoratori in merito alla scomparsa dei fondi Cometa destinati al TFR dei lavoratori.
Il dispositivo della sentenza sarà disponibile tra circa 90 giorni tuttavia, secondo il sostituto procuratore di Latina Giuseppe Miliano, la Sicamb Spa mentre consegnava ai lavoratori buste paga in cui figurava l’attribuzione dei versamenti individuali al fondo Cometa, in realtà non versava nulla.
La stima minima dei soldi non versati dal 2008 al 2018 si aggirerebbe in oltre 900 mila euro, ma il danno per ogni singolo lavoratore e per la sua famiglia che contavano su quei soldi, anche a fronte del costo della vita è oggettivamente più alto.
Mentre il Dottor Klinger incassa una condanna oggettivamente mite e la sua famiglia rimane a guida dell’azienda, i lavoratori che nel frattempo sono dovuti passare attraverso periodi di pesante ristrutturazione, ora devono aspettare la sentenza del tribunale civile per vedersi riconosciuti entità e tempi del risarcimento.
È bene ricordare a tutti, che la lotta per la difesa dell’occupazione l’hanno fatta i lavoratori e che dentro quella lotta che ha portato all’intervento di INVITALIA a salvaguardia dell’azienda, è stato determinante l’impegno dell’USB affinché i soldi non versati su Cometa non finissero nel concordato e quindi defalcati dell’80%.
La vicenda non è chiusa, potremmo forse dirlo a risarcimento avvenuto, possiamo però dire che fare sindacato oggi significa non piegarsi, non accettare le spiegazioni rivelatesi di comodo da parte dell’azienda. Significa battersi per gli interessi dei lavoratori di fronte al muro di silenzio del fondo Cometa e delle organizzazioni FIOM, FIM e UILM in essa rappresentate.
Perché il fondo Cometa non ha tutelato i suoi aderenti?
Guardando le capacità produttive e le competenze degli operai, possiamo dire che la storia e il futuro della Sicamb, l’hanno fatta i lavoratori, che ancora oggi pagano le scelte aziendali, anche quelle finite a giudizio della famiglia Klinger.
USB Lavoro Privato