Il contratto integrativo 2010 è tornato indietro dai ministeri vigilanti ormai da diversi giorni ma nessuno dice niente. Non parla il “Camminatore molisano” che, stando ai risultati, sembra proprio che quest’anno abbia girato a vuoto. Non parla il “Cicciobello della Cisl”, sempre pronto a magnificare le “imprese” di quel sindacato, ma questa volta in difficoltà a far passare per vittoria una Caporetto sindacale. Appena due giorni fa l’amministrazione continuava ad affermare che l’accordo era ancora ai ministeri, mentre in realtà gli uffici dell’INPS stavano già vagliando le correzioni apposte all’intesa e in gran parte accettate dall’ente.
Non comprendiamo come potrà essere ratificato un contratto integrativo che cancella le relazioni sindacali, in ossequio alle tavole della legge scritte da Brunetta. Il contratto integrativo 2010 non ci piaceva nella stesura iniziale e ancora di più non ci piace adesso che ha subito le modifiche dei ministeri. Ci chiediamo quali giustificazioni addurranno i sindacati che sottoscriveranno l’intesa in via definitiva e quali balle saranno costretti a raccontare ai lavoratori per motivare la loro scelta.
Non possiamo entrare nel merito dei contenuti dell’accordo perché siamo in una fase delicata, nella quale l’amministrazione sta cercando di recuperare l’unica parte del contratto che abbiamo sempre sostenuto e che è frutto della mobilitazione dei lavoratori dell’ente. Forse qualcuno si affretterà a smentirci, sostenendo che tiriamo fuori questa storia per preparare la volata allo sciopero del 15 luglio, ma chi ha imparato a conoscerci in questi trent’anni di attività sindacale sa che rappresentiamo sempre i fatti per come sono realmente, senza manipolazioni, a differenza dei “taroccatori di documenti” e degli sciamani del sindacato.
RIALZIAMO LA TESTA E NON RASSEGNAMOCI.
LO DOBBIAMO SOPRATTUTTO A NOI STESSI, ALLA NOSTRA DIGNITA’.