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Lazio

UNA RIUNIONE INTERLOCUTORIA

Roma,

Comunicato n. 07/10

Su nostra sollecitazione, si è svolto ieri l’incontro in sede regionale utile a fare il punto sulla situazione riguardante la riorganizzazione dell’area metropolitana, al fine di poter monitorare, com’era stato espressamente previsto, la fattibilità dell’intero progetto.

Da una prima mappatura che ci è stata prospettata sulla rivisitazione dei CAP emerge, in maniera comunque nebulosa, la volontà di rinforzare il polo sud dell’area romana e di decongestionare il Casilino, alleggerendolo a breve di tre CAP (00171 - 00176 - 00177).

Lo studio approntato sarà necessariamente oggetto di indispensabili verifiche e nuovi approfondimenti in quanto i dati che ci sono stati forniti non tengono conto in generale della notevole incidenza di alcuni prodotti e del rilevante impatto dell’utenza sulle sedi, mentre la fotografia dell’attuale situazione è stata fatta sempre in ottica di processo. Confermati il trasferimento della sede regionale Lazio in via della Frezza e la chiusura dell’agenzia di Fidene, per Anzio e Montefiascone si prospetta l’apertura di 2 semplici punti avanzati (sulla scorta dei locali messi eventualmente a disposizione dai rispettivi comuni), mentre resta in alto mare la costituzione della agenzia complessa di Tor Bella Monaca e delle quattro nuove agenzie urbane.

Abbiamo comunque fatto presente che, in caso di ipotetica apertura di nuove agenzie sul territorio, non si potrà certo sopperire con possibili aggiustamenti ed il ventilato spostamento dei lavoratori interinali alle carenze di organico attualmente registrate. Sono stati poi illustrati, sia pure sommariamente, gli ottimi risultati ottenuti in ambito regionale nel corso del 2009 e questo grazie all’impegno profuso da tutto il personale. Per quanto concerne la successiva proposta di uniformare l‘articolazione dell’orario di lavoro in ambito regionale, abbiamo ribadito che detto argomento resta, al momento, oggetto di contrattazione a livello territoriale e che i molteplici problemi organizzativi legati al programmato accentramento delle funzioni inerenti la gestione delle risorse umane nel Lazio non possono certamente avere ricadute sul personale.

La referente regionale del progetto formativo sul nuovo modello organizzativo delle strutture di produzione ha, infine, dettagliatamente illustrato le tappe del percorso finora attivate (non senza difficoltà) in via sperimentale presso la sede di Frosinone e quella nuovamente in programma riguardante il flusso standardizzato di processo.

Appare ad ogni modo più che mai necessaria la convocazione di apposito tavolo tecnico con cadenza mensile su Frosinone, considerati i problemi tuttora irrisolti sollevati dai colleghi, mentre ancora fioccano incredibili disposizioni sulla composizione di ipotetici “gruppi di assalto” e sullo sportello immediato, cui dovrebbero provvedere gli interinali.

                  

Coordinamento regionale RdB INPS Lazio