Doveva essere l’anno del riscatto, del riconoscimento e della valorizzazione dei dipendenti del comparto sanità della Lombardia, l’anno delle “barricate sindacali” se fossero stati negati gli incrementi salariali. Invece, il 2 luglio 2024 è stato sottoscritto un accordo sulle Risorse Aggiuntive Regionali che ha tradito le attese di migliaia di lavoratrici e lavoratori che si aspettavano un incremento delle quote RAR, almeno attraverso il rispristino dei tagli del 30%, delle quote RAR, concordati tra sindacati e regione negli ultimi 10 anni.
In una regione dove si fa fatica a vivere a causa del costo elevatissimo della vita, dove i lavoratori vincitori di concorso rinunciano al posto fisso perché il salario non garantisce la possibilità di sussistenza, dove la fuga verso le altre regioni meno care è all’ordine del giorno, l’unico strumento per incrementare i salari a livello regionale restava quello delle risorse aggiuntive. Invece, chi ha sottoscritto l’accordo è andato ancora una volta con il piattino dell’elemosina, confermando la quota di 800 euro lordi l’anno, rispetto ai 1200 circa che si percepivano qualche anno fa.
Conosciamo già la risposta dei firmatari di questo accordo, si giustificheranno dicendo: “meglio che niente, ringraziamo che ce li danno, sono tempi difficili e bisogna fare sacrifici”. Frasi che si ripetono ad ogni accordo, che sanno di rassegnazione e complicità e che stanno contribuendo fortemente a distruggere questo settore.
Mentre l’inflazione galoppa, nell’attesa di un rinnovo contrattuale all’orizzonte che, se tutto va bene, prevederà ancora una mancia di 40/50 euro mensili in busta paga, qualcuno ha anche il coraggio di chiedersi……ma perché non si trova personale sanitario? Perché nessuno più vuole fare questo lavoro?
La cosa che più ci rammarica è che i lavoratori non vengono più coinvolti in nessuna forma durante le trattative, salvo poi essere informati ad accordi già firmati, spacciando per vittorie perdite di salario e arretramento dei diritti.
Sulle Risorse Aggiuntive, USB ha messo in atto una petizione per chiedere di raddoppiare almeno le quote economiche sull’accordo 2024 che ha raccolto di migliaia di firme, e che non ha trovato ascolto da chi era seduto al tavolo che ha tirato fuori dal cilindro questo accordo vergognoso.
Sappiamo di essere scomodi per qualcuno e tenteranno sempre di boicottare le nostre iniziative, ma non ci fermeremo assolutamente nel denunciare ogni forma di ingiustizia a danno di lavoratrici e lavoratori.