Sempre più confusione sulla questione che riguarda il trasferimento dei contributi INPDAP all’INPS. L’amministrazione continua nel suo mutismo colpevole, che dà l’idea di come chi governi oggi l’Istituto abbia a cuore gli interessi dei propri dipendenti.
Nei giorni scorsi abbiamo invitato i lavoratori che non abbiano già richiesto la ricongiunzione dei contributi INPDAP all’INPS, in base all’Art. 1, comma 1, della Legge 29/1979, ad attivarsi con tempestività in tal senso.
Oggi suggeriamo di aggiungere a quella domanda, che va presentata o spedita all’INPS, anche la domanda di trasferimento dei contributi in base alla Legge 322/1958, che invece va presentata o spedita all’INPDAP. La manovra economica prevede l’abrogazione di tale legge, per questo vi invitiamo a spedire immediatamente all’INPDAP la domanda (il cui fac-simile alleghiamo), anche se non è ben chiaro se i lavoratori transitati all’INPS possano utilizzare tale legge per il passaggio dei contributi. In questi casi, meglio fare qualcosa in più che in meno.
C’è da sottolineare, inoltre, che all’atto del passaggio all’INPS ai lavoratori dovrebbe essere stato consegnato un contratto nel quale l’ente si impegnava ad attivare automaticamente la richiesta di trasferimento dei contributi INPDAP all’INPS. In tal caso, chiederemo che valga quella dichiarazione ai fini della ricongiunzione dei contributi, in base all’Art. 1 della Legge 29/1979.
Ad ogni modo, visto il silenzio omertoso di un’amministrazione serva del governo e tiranna con i lavoratori, invitiamo gli interessati a presentare le domande, in attesa di una maggiore chiarezza legislativa.