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Appalti

Appalto pulizie Tribunale di Nola: Romeo Gestioni impone ferie forzate alle lavoratrici per coprire le proprie inadempienze. USB denuncia e diffida. Silenzio inaccettabile da parte del Tribunale

Nola,

USB Napoli ha inoltrato una formale diffida-denuncia alla società Romeo Gestioni S.p.A., attuale gestore dell’appalto di pulizie presso il Tribunale di Nola, per gravissime violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, contratti e diritti sindacali.

Il fatto più eclatante riguarda quattro lavoratrici, che in data 09 luglio hanno ricevuto una comunicazione aziendale in cui si disponeva – senza alcuna responsabilità da parte loro – l’imposizione di ferie e permessi ROL dal 10 al 14 luglio, a causa del ritardo aziendale nella formazione obbligatoria prevista dal D.Lgs. 81/08. La beffa è che, per mancanza di comunicazioni operative, le lavoratrici hanno regolarmente prestato servizio il 10 luglio, salvo poi essere arbitrariamente poste in ferie il giorno successivo. Un comportamento illegittimo, arrogante e contrario a ogni norma di buon senso e legalità.

L’USB denuncia da tempo un quadro sistemico di inadempienze, che comprende:

Mancata formazione e sorveglianza sanitaria subito dopo il cambio appalto (obbligo di legge);

Assenza di spogliatoi aziendali, già contestata dall’Ispettorato del Lavoro;

Contratti part-time irregolari, privi di articolazione oraria;

Carichi di lavoro insostenibili, con lavoratori assegnati a più sedi e metri quadri fuori norma.

Ma ciò che più sconcerta è l’assordante silenzio del Tribunale di Nola, committente dell’appalto, che pur informato da tempo di queste violazioni non ha mosso un dito per far rispettare il capitolato o tutelare i lavoratori. Una complicità istituzionale intollerabile, che getta un’ombra sul rispetto della legalità proprio in un luogo simbolo della giustizia.

Il Tribunale non può fare finta di niente mentre la società a cui affida servizi fondamentali calpesta diritti, sicurezza e dignità dei lavoratori.

USB ha quindi diffidato Romeo Gestioni a revocare immediatamente le ferie forzate, regolarizzare la formazione, rispettare le norme contrattuali e fornire chiarimenti entro 10 giorni. In assenza di risposte, procederemo con denunce all’Ispettorato, all’ASL e con un eventuale ricorso per comportamento antisindacale, chiedendo contestualmente alla stazione appaltante di assumersi le proprie responsabilità.

Le lavoratrici e i lavoratori non sono carne da appalto. Pretendiamo rispetto, diritti e legalità. Anche – e soprattutto – dentro un tribunale.

 

USB – Esecutivo Provinciale Napoli