Lo scorso 30 agosto cinque operai sono stati uccisi sulla linea ferroviaria Milano – Torino, nei pressi di Brandizzo; oggi, ad appena 8 mesi di distanza, la società in appalto per la quale lavoravano torna in attività, con un altro nome ma con lo stesso assetto societario e la stessa dirigenza.
USB e Rete Iside, da tempo, portano avanti una importante campagna per introdurre il reato di omicidio sul lavoro nel codice penale, uno strumento di deterrenza contro chi taglia sulle misure a tutela di salute e sicurezza.
Il sistema degli appalti è, purtroppo, un elemento centrale di questo circolo vizioso, che vede nella vita di chi lavora un elemento sacrificabile nel nome del profitto. Erano dipendenti da ditte esterne, infatti, anche i lavoratori uccisi nel cantiere Esselunga di Firenze, così come quelli deceduti nella centrale idroelettrica di Bargi e recentemente a Casteldaccia, nel Palermitano.
Ci uniamo allo sgomento dei familiari delle vittime di Brandizzo di fronte a questa nuova ingiustizia, il sistema degli appalti e dei subappalti uccide: è ora di dire basta.
Unione Sindacale di Base
Rete Iside