Prosegue l’offensiva di “Emoticon” all’INPS. Con messaggio N. 27120 del 28 ottobre 2010, l’amministrazione ha comunicato che entro l’anno provvederà ad installare apparecchi emoticon in tutte le sedi dell’Istituto finora non interessate dall’operazione.
Abbiamo appreso la notizia nel corso del confronto di ieri sull’accordo di programma triennale. Pensando di provocare, abbiamo chiesto se sia prevista l’installazione di emoticon anche nelle agenzie. Ci è stato risposto in modo serio che anche le agenzie in futuro saranno coinvolte.
Ricordiamo che gli oneri dell’installazione e della manutenzione di quegli apparecchi sono a carico del bilancio dell’ente e non del ministero della Pubblica Amministrazione, che li ha di fatto imposti alle amministrazioni pubbliche.
Il Pubblico Impiego paga la crisi determinata dal mondo finanziario non solo subendo il blocco del turn over con una drastica riduzione entro il 2013 di 300.000 posti di lavoro, il blocco quadriennale della contrattazione collettiva e il taglio ai Fondi di ente, insieme ad altre misure restrittive, ma anche attraverso commesse come quella di “Emoticon”, che assicurano prosperità all’azienda costruttrice.
Si parla tanto di contenimento dei costi della Pubblica Amministrazione e poi si buttano i soldi dalla finestra, tranne scoprire poi che per i lavoratori pubblici, invece, continua il tempo dei sacrifici.
Ma quand’è che qualcuno, magari dalle parti della Corte dei Conti, i conti se li incomincia a fare per davvero???
RITORNA IL CRONOMETRO ???
Segnaliamo, infine, i contenuti, fino a pochi anni fa del tutto improponibili, del messaggio n. 26766 del 25 ottobre u.s., riguardante l’attività di “misurazione della produzione” da effettuare in 10 delle 20 sedi pilota.
Come già in occasione di quanto accaduto presso la sede di Piacenza invitiamo in ogni caso gli aspiranti giudici cronometristi a desistere una volta per tutte da questo tipo di competizioni, ritenendo inaccettabile il cronometraggio sui tempi di lavorazione.