Un emendamento bipartisan (politicamente trasversale), presentato al Decreto sviluppo, mira ad assicurare all’INPS l’utilizzo di lavoratori interinali almeno fino al 31 dicembre 2011. Nel testo della proposta si legge che gli interinali sono già stati impegnati presso l’Istituto nella ricerca delle frodi e del lavoro nero, consentendo un significativo aumento di gettito nelle casse dell’Istituto.
Tali contratti temporanei, per circa 1.800 unità lavorative, sarebbero finanziati con i risparmi di gestione del bilancio dell’ente, che invece sono indisponibili quando si tratta di accollarsi l’onere delle posizioni organizzative o incrementare il Fondo di ente.
Stando all’emendamento, l’apporto degli interinali dovrebbe essere finalizzato a garantire l’erogazione di trattamenti di sostegno al reddito, il contrasto alle frodi in materia d’invalidità civile e la lotta all’evasione e al lavoro nero.
Alcune considerazioni. E’ appena il caso di ricordare che i lavoratori interinali hanno un contratto da B1 per l’acquisizione di dati, ma sono stati impegnati in compiti istituzionali che richiedono una professionalità più complessa, come del resto accade ai colleghi delle Aree A e B costretti a svolgere mansioni superiori non retribuite e per i quali stiamo ancora una volta portando avanti iniziative tese al riconoscimento del loro diritto ad un giusto inquadramento. Tuttavia, stando sempre al testo dell’emendamento, sembra che l’INPS si regga unicamente con l’apporto degli interinali, un po’ come quando volevano convincerci che un lavoratore interinale produce quattro o sei volte di più di un dipendente a tempo indeterminato.
Che all’INPS serva personale è indubbio, ma anche nell’interesse dei lavoratori interinali è necessario mobilitarsi per chiedere assunzioni a tempo indeterminato tramite concorso pubblico, utilizzando pienamente le attuali graduatorie dei concorsi già espletati e bandendone di nuovi. Il vertice dell’ente deve impegnarsi per ottenere una deroga al quasi totale blocco delle assunzioni, per avviare un ricambio generazionale vero che favorisca progetti di vita ed assicuri un futuro all’ente . Non vorremmo che l’attuale gestione del lavoro interinale, caratterizzata da eccessiva ingerenza sindacale, porti, in futuro, ad assunzioni clientelari mascherate da concorso pubblico, con buona pace delle regole per le assunzioni nel pubblico impiego, delle pari opportunità e della trasparenza.
ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA VIGILANZA
La Confederazione nazionale USB pubblico impiego ha convocato per VENERDI’ 17 GIUGNO un’ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA, CONTROLLO E VERIFICA SU SICUREZZA, FISCO E CONTRIBUTI.
Obiettivo concreto dell’iniziativa è sostenere la richiesta di modifica dell’Art. 7 del DL 70/2011 (Decreto sviluppo), nonché fare il punto sull’attività di vigilanza nel pubblico impiego alla luce delle recenti norme e delle decisioni delle diverse amministrazioni pubbliche.
L’ASSEMBLEA NAZIONALE del 17 GIUGNO, convocata per l’intera giornata lavorativa, si svolgerà presso la DIREZIONE GENERALE DELL’INPS a ROMA EUR. I lavori cominceranno intorno alle 10.
Invitiamo tutti i lavoratori interessati a mobilitarsi per la riuscita dell’iniziativa, che chiama all’unità gli ispettori per contrastare l’attacco alla funzione della vigilanza.