Non è stato un bel risveglio quello degli inquilini di questo alloggio Inps a Magliana. La colonna di scarico infatti è otturata e questo ha provocato la fuoriuscita di liquami riversatisi in tutto l'alloggio. Al di la del fatto che ciò accade frequentemente, l'Ente non rende noto chi dovrebbe intervenire in casi di emergenza né a chi segnalare richieste di interventi di manutenzione ordinarie e/o straordinarie. L'unica cosa che l'Inps sembra in grado di far funionare è il piano di dismissione degli alloggi, a prezzi di mercato e senza tenere conto delle reali capacità economiche delle famiglie, delle loro età o degli eventuali casi di fragilità sociale. Chi non può comperare in sintesi rischia di essere cacciato. Questo è inaccettabile ed ancor di più se teniamo conto che l'Inps è l'ente pubblico per eccellenza e che proprio di fragilità e previdenza si occupa!
Asia-Usb è a fianco degli abitanti di Magliana e chiede che il Patrimonio Inps venga messo a norma nel rispetto della sicurezza e dell'igiene. Anzichè essere vendute le case vanno gestite e gli inquilin rispettati.
La costante pressione da parte della Corte Dei Conti è la giustificazione per imporre un ritorno economico derivante dalla gestione della dismissione del patrimonio immobiliare. Con queste parole l’Inps cerca di giustificare una vendita vergognosa ed una serie di sfratti ai danni dei propri inquilini i quali esasperati anche da una crisi economica di grande portata, stanno scendendo sul piede di guerra.
Parliamo di un patrimonio immobiliare pubblico lasciato per decenni nel degrado più totale, tra Cinecittà, Nomentano e Magliana sono presenti palazzi fatiscenti con copiose infiltrazioni d’acqua, appartamenti invasi dalla muffa ed un sistema fognante al limite della decenza, che l’Inps più che mai determinata intende mettere a reddito.
Tra una legge che impone la vendita ed alcune norme vessatorie omologate in Decreti Ministeriali, gli inquilini Inps vengono obbligati ad acquistare le proprie abitazioni ai prezzi superiori al mercato, nello stato manutentivo in cui si trovano per evitarne la vendita all’asta, afflitti oltretutto di indennità di occupazione astronomiche che li hanno portati ad esse morosi e subire i relativi sfratti.
Tra diciotto mesi terminerà il piano di vendita e l’inquilinato Inps composto per la maggior parte da pensionati, disoccupati e lavoratori precari, rischia di pagare a caro prezzo una scelta politica della casa molto distante dalle reali esigenze dei ceti medio bassi, solo su Roma saranno diverse centinaia le famiglie che non saranno in grado di acquistare che si andranno ad aggiungere a quelle che fino ad allora saranno sfrattate, l’Inps sta consapevolmente contribuendo ad alimentare un emergenza sociale.
Asia-Usb Roma