Si avvicina il rientro in presenza per i lavoratori della Pubblica Amministrazione, previsto a partire dal 15 ottobre, ma il ministro Brunetta non ha ancora approntato la necessaria revisione del protocollo di sicurezza, sottoscritto a luglio del 2020, e che l’USB ha richiesto a gran voce con una apposita nota alla quale non c’è stata alcuna risposta, malgrado manchino meno di 24 ore al rientro.
Ad oggi, da Brunetta sono arrivate soltanto delle bizzarre e inopportune esternazioni sugli effetti che il rientro dei lavoratori in ufficio avrebbe sulla crescita del PIL e il solito odio seriale verso i dipendenti pubblici, considerati come “fannulloni” che quasi hanno approfittato del lavoro agile per godersi il divano di casa; considerazioni che non tengono in alcun conto dei dati reali, ad esempio quelli relativi alla produttività.
Ma sul protocollo che norma la sicurezza nemmeno una parola, preferendo affidarla alle debolezze fumose del Green Pass che mette a rischio diritti e salario senza, d’altro canto, garantire la salute e la sicurezza: una misura figlia delle scelte di un governo che non ha voluto affrontare il nodo dell’obbligo vaccinale.
USB ha scritto nuovamente a Brunetta per richiamarlo alle sue responsabilità rispetto al rientro in sicurezza del personale che passano obbligatoriamente per la revisione del protocollo, soprattutto alla luce delle nuove varianti del virus.
Contemporaneamente, con l’assemblea online prevista per le ore 16 di domani 14 giugno, sarà lanciata una campagna per il rientro in sicurezza, che i delegati USB faranno vivere nei luoghi di lavoro attraverso la distribuzione di materiale informativo e altre iniziative che si svilupperanno tra il 15 ed il 30 ottobre, periodo nel quale si dovrebbe completare il rientro in ufficio del personale della Pubblica Amministrazione.
Tutti temi che saranno al centro anche dell'Assemblea online del 14 ottobre, alle ore 16.00, visibile su FB
https://fb.me/e/50btUQ1lc e su you tube https://youtu.be/RPktxf4iiHk
USB Pubblico Impiego
13-10-2021