In questi ultimi giorni è entrata nel vivo la campagna sindacale in vista del referendum di tutti i lavoratori portuali dello scalo Livornese. La prima volta nella storia recente che viene utilizzato un metodo trasparente e democratico per conoscere l'opinione dei lavoratori su un tema importante che riguarda il futuro del nostro porto. Dalle ore 6 alle 22 sarà possibile accedere alla piattaforma online per esprimere il proprio voto.
Di seguito i volantini distribuiti, le "FAQ" in merito al referendum e il quesito proposto.
Per la prima volta, nel porto di Livorno, è stato indetto un referendum per tutti i lavoratori e le lavoratrici per conoscere l’opinione di ognuno riguardo alla creazione di un unico pool di manodopera.
Come RSU di Alp, ma prima di tutto come lavoratori portuali, siamo stanchi di vedere ciclicamente le imprese portuali andare in crisi (per i più svariati motivi) per poi constatare che le soluzioni adottate vanno sempre a discapito dei lavoratori e del loro salario.
Negli ultimi 20 anni, tutte le soluzioni alle crisi aziendali portuali sono state risolte con i soliti strumenti padronali; la disdetta dei contratti di 2’ livello, tagli al personale, livelli di inquadramento negati nonostante vengono svolte determinate mansioni che richiederebbero un avanzamento di livello, mancati rinnovi o mancate trasformazioni di contratti a tempo a indeterminato.
La creazione di un pool di manodopera è la soluzione, unica e reale, per evitare che i lavoratori continuino a pagare le scelte sbagliate di manager che ci hanno mostrato non avere altro che le solite ricette alle crisi.
Un pool, in cui tutti i lavoratori sono inquadrati con il legittimo livello di mansione e con un contratto integrativo degno di questo nome. Una tariffa unica fissata dall’Autorità Portuale. Proprio in questo senso non si più non fare un paragone tra alcune richieste fatte a seguito di recenti scioperi (rimaste lettera morta?) e cioè quella di aumentare le tariffe per gli artt 16 in difficoltà e invece la realtà materiale e concreta. L’aumento (vero ed effettivo) di quasi il 10% sulla tariffa di ALP. Una richiesta che era pervenuta anche e soprattutto da questa RSU.
Con un pool di manodopera si eviterebbero quelle crisi generate dai continui cambi di banchina delle navi, si potrebbe rispondere alle esigenze armatoriali ogni giorno senza far aspettare le navi in rada, perché il pool sarebbe un vero e proprio polmone di professionalità e di manodopera.
Nel decreto 199 le compagnie armatoriali e gli stessi imprenditori portuali hanno ricevuto il benestare al cumulo delle concessioni, ovvero hanno convinto il governo a compiere quel passo che per loro stessi diventa, non solo di vitale importanza, ma un vero e proprio salvagente per le loro imprese.
Contemporaneamente si creano questi “cartelli” imprenditoriali ma a noi lavoratori ci hanno sempre detto che un pool unico non è possibile, in quanto si deve mantenere il principio di concorrenza tra imprese di manodopera portuale nello stesso porto. Questa concorrenza sembra valere solo per i lavoratori e i soggetti portuali più “deboli”. Non certo per le grandi società armatoriali.
La concorrenza all’interno dello stesso porto è sempre a spese dei Lavoratori, e le ricette tirate fuori in questi anni non ci lasciano altra scelta che chiedere fortemente e convintamente un unico pool di manodopera in porto.
Per questi motivi invitiamo i lavoratori portuali a prendere parte al referendum del 15 novembre e VOTARE SÌ
REFERENDUM LAVORATORI PORTUALI
DOMANDE E RISPOSTE
Che cos’è il referendum del 15 novembre per i lavoratori portuali di Livorno?
Come USB crediamo sia giusto, su alcuni temi di carattere generale, conoscere l'opinione diretta dei lavoratori. Consultazioni simili si sono già svolte con successo anche in altri settori. E’ importante per un sindacato indipendente che risponde solo e soltanto ai lavoratori, favorire meccanismi democratici. Tutto ciò al di là di come materialmente andrà la consultazione. Per noi è un primo esperimento importante.
E’ possibile risalire al singolo lavoratore che ha votato?
No, abbiamo lavoratori ad una piattaforma che permette di votare in totale “anonimato”. Neanche noi del sindacato saremo in grado di risalire al singolo votante e tantomeno alla sua scelta rispetto al quesito. In pochi secondi si potrà esprimere la propria opinione. Sulla stessa piattaforma è previsto l’accesso e la consultazione normativa sulla privacy
Il Referendum ha un valore legale?
No, ma ha un importante valore politico/sindacale. Parliamo dell’organizzazione del lavoro in porto e per la prima volta saranno i lavoratori direttamente a dire cosa ne pensano.
Come funzionerà la votazione?
Il seggio on line sarà aperto alle ore 6 del 15 novembre e chiuderà alle ore 22. Nei giorni precedenti al voto sarà distribuito (sia attraverso un volantino, sia online) il link e il Qrcode per accedere alla piattaforma di consultazione. Una volta entrati, in pochi secondi, si potrà votare. Ovviamente è possibile esprimere solo un voto per ciascun lavoratore portuale.
USB Livorno - Sez Porto