L’ulteriore riduzione degli organici dei nidi rischia di diventare operativa grazie al colpevole silenzio dei sindacati che hanno firmato l’accordo del 7 novembre
Da ormai tanto tempo RdB si batte per contrastare l’opera di demolizione dei servizi educativi pubblici messa in atto dall’amministrazione romana in combutta con i sindacati concertativi.
Gli accordi firmati il 7 novembre 2006 ed il 28 maggio 2007 hanno causato un evidente livellamento verso il basso degli asili ed hanno fatto pagare alle lavoratrici un elevato costo in termini di maggiore flessibilità nelle prestazioni, di flessibilità occupazionale, di una progressiva perdita di diritti, di condizioni contrattuali sempre più sfavorevoli.
Abbiamo visto giorno dopo giorno diminuire la qualità dei servizi e ne sono una drammatica testimonianza le tante segnalazioni che le lavoratrici hanno inviato ad RdB sui fuori rapporto continui, sulle le mancate sostituzioni e sulla fatica psico-fisica ormai incontenibile.
Il 25 febbraio 2008 RdB ha inviato alle segreterie di tutte le oo.ss. una lettera chiedendo di prendere una iniziativa comune affinché fossero riconsiderati gli accordi, prima che arrivasse la circolare di trasferimento con quale l’ulteriore diminuzione di organico poteva divenire operativa.
Abbiamo avuto in cambio solo un ostile silenzio.
Ora l’amministrazione invia la circolare per i trasferimenti delle educatrici con l’elenco delle perdenti sede ed i sindacati firmatari -a pochi giorni dalle elezioni- si affannano ad inviare lettere per chiedere la sospensione del provvedimento e per far riempire alle lavoratrici schede informative per valutare la situazione: come se la situazione non fosse chiara a tutti!
Le educatrici non sono manipolabili sanno che:
> gli accordi sono stati firmati nonostante le proteste di tutte le lavoratrici;
> la stabilizzazione del personale precario poteva essere realizzata senza massacrare i servizi;
> la scelta dell’amministrazione di aumentare i posti negli asili ha favorito i privati verso cui sono dirottate ingenti risorse pubbliche;
> la riduzione dell’organico, delle supplenze e la flessibilità oraria ha causato un aumento dei carichi di lavoro e reso inconciliabile i tempi lavorativi con la vita familiare.
E’ il momento di costringere l’amministrazione ed i sindacati concertativi a fare un passo indietro, subito!
Alle lavoratrici chiediamo:
> di smascherare pubblicamente chi vorrebbe ancora farsi gioco di loro attraverso sondaggi pretestuosi ed inconcludenti;
> di non presentare domanda di trasferimento fino all’ultimo momento utile (la circolare per i trasferimenti ha come data ultima per la presentazione delle domande l’8 maggio 2008).
Nel frattempo incalzeremo l’amministrazione affinché riapra tempestivamente le trattative.
Se ciò non avverrà in tempi brevi chiameremo le lavoratrici ad una grande mobilitazione spingendo la nostra protesta, se necessario, fino alle forme di lotta più forti.
Per ora RdB ha proclamato lo stato di agitazione del personale e indetto una assemblea cittadina da tenersi il prossimo 6 Maggio
Solo attraverso la determinazione e la capacità di organizzarsi
è possibile invertire la ROTTA
DIFENDI IL TUO DIRITTO AD UN LAVORO DIGNITOSO
- organizzati con RdB -