Riportiamo nel titolo le prime parole che ci scrive un inquilino assegnatario di uno degli alloggi pubblici di via Bibolini nel piano di zona di Ponte Galeria che, pur avendo subito ben due truffe (prima con la Coop. Casa Lazio), si è visto vendere all’asta il proprio alloggio per il quale ha versato ingenti somme di anticipo. Questo è potuto accadere grazie all'incomprensibile comportamento della Direzione dell’assessorato all’Urbanistica della Regione Lazio e dello stesso Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Veloccia che hanno omesso negli anni i controlli previsti dalla legge e non ritenute sufficienti le prove presentate dagli inquilini che dimostrano la violazione del prezzo massimo di cessione, la mancanza dei piani finanziari. Violazioni che prevedono l’applicazione di sanzioni (mai richieste) e la revoca della Convenzione.
Questo comportamento è la dimostrazione del fatto che continua la complicità degli uffici preposti con questo sistema truffaldino venuto alla luce negli ultimi anni che ha stravolto la funzione di questo importantissimo intervento pubblico mirato a calmierare il mercato della casa e rispondere alle esigenze di quel ceto medio che non poteva accedere al mercato privato degli alloggi (per gli affitti e per l’acquisto).
Ma sono particolarmente incomprensibili, dopo aver riconosciuto la violazione e revocato la Convenzione per ben 18 casi simili a quello di Ponte Galeria, le ragioni che vedono inerme regione e comune a copertura di questa cooperativa (tra l’altro in liquidazione) e che lasciano gli inquilini in balia delle aste le quali, nonostante la legge le vietasse sulle case finanziate con denaro pubblico, vanno avanti stravolgendo le norme e vendendo le case violando il prezzo massimo di cessione.
Riportiamo il testo della lettera di uno degli inquilini che hanno perso la casa grazie alle omissioni delle istituzioni:
“Maledetto quel giorno di 20 anni fa in cui ho deciso di acquistare casa in un Piano di Zona! Pensavo si potesse evitare di incappare in una delle numerose truffe presenti nella giungla dell’edilizia romana attraverso la rassicurazione di aderire ad una cooperativa edilizia che avrebbe costruito le case con il finanziamento della Regione Lazio e la concessione del terreno da parte del Comune di Roma, dalla presenza dei prezzi massimi di cessione imposti dalla legge per calmierare il costo di alloggi in edilizia agevolata con finalità sociale. Ed invece dopo più di 20 anni di battaglie e denunce mi ritrovo ad aver subito 2 truffe sulla stessa casa dopo aver versato 72 mila euro sperando di poterla acquistare secondo quanto previsto dalla legge ad un prezzo calmierato di 125 mila euro (invece mi è stato chiesto il doppio). Il Comune di Roma e la Regione Lazio non hanno mai accolto le nostre denunce di sistematica violazione dei prezzi massimi di cessione e della mancanza dei piani finanziari, rifiutandosi di procedere con le revoche del finanziamento e della concessione edilizia ed innescando così la rivendicazione del credito da parte della banca che aveva erogato il mutuo. Il 24 maggio si è svolta l’ignobile asta nella quale il mio alloggio è stato aggiudicato da un soggetto terzo, concretizzandosi così il danno erariale per la dispersione di denaro pubblico e l’ingiustizia perpetrata su cittadini che hanno avuto l’unica colpa di non piegarsi alla prepotenza della cooperativa che ha imposto il costo della casa maggiorato del 100%. Ho sempre combattuto nella certezza di un intervento sanzionatorio da parte della regione e del comune viste le evidenti violazioni, ma siamo stati di fatto abbandonati a noi stessi nel completo fallimento della politica.”
Ma nonostante il cambio dell’Amministrazione regionale nulla è cambiato, neanche la Dirigente a cui hanno rinnovato l’incarico, questo a dimostrazione di una inquietante continuità sui temi che potrebbero intaccare certi interessi che hanno stravolto la vita di centinaia di migliaia di cittadini.
È inutile ricordare che chi ha vinto le elezioni ora, quando erano all’opposizione ha presentato numerose interrogazioni a sostegno degli inquilini. Il solito voltafaccia!
Liberiamo la città di Roma, prigioniera della rendita e degli speculatori.
Invitiamo alla mobilitazione per affermare il diritto alla casa.
Asia USB